15 giu 2011

Cap. 31 - Fine.

Caro Marco,

Penso che questa sarà una lettera conclusiva, poi capirai il perchè.

Ieri sera volevo portare a cena fuori Sophie, ma lei testarda com'è non voleva, aveva voglia di mettersi in pantofole, mangiare e sdraiarsi davanti la tv per riposarsi e cancellare i ricordi di una giornata lavorativa pesante..così ho messo da parte il mio "piano" di creare una situazione perfetta pensando di rimandare tutto quello che avevo in mente,.. anche se con un pò di dispiacere!

Poi è successo un fatto assurdo che ha cambiato le carte in tavola, Sophie si è arrabbiata perchè non ho portato fuori la spazzatura.. assurdo, ha iniziato ad urlare dicendo che su di me non si può fare affidamento e che deve fare tutto lei...
- Dai smettila Sophie..
- No non la smetto! accidenti una cosa ti avevo chiesto!
- la porto fuori domani!
- Oggi la dovevi portare! ma per quale accidenti di motivo parlo ancora con te che tanto non mi ascolti! -
ha iniziato ad accelerare il passo verso la cucina come ogni volta che si litiga per qualcosa ..
 il rituale solitamente è:  si siede  al tavolo, prende il barattolo della Nutella e ci fionda il cucchiaio, inizia a calmarsi e poi mi chiede scusa perchè è nervosa dicendo che  quando sta così poi, senza volerlo ,se la prende con me.. e anche stavolta il rituale non è stato smentito!
E io: si ma così non va bene... sono sempre il capro espiatorio di tutte le tue giornate no!!
- lo so e mi dispiace ma che devo fare se faccio così?
- non farlo!
stavo iniziando ad adirarmi ..tutto questo per un pò di spazzatura! poi lei mi ha guardato, aveva la nutella sul naso e si era sporcata come una bambina, così ho iniziato  a ridere come un pazzo!
- perchè ridi?
- ahahahah dovresti vedere la tua faccia sei sporca di nutella dappertutto!!
- ma dai non esagerare- si era calmata, mi ha guardato ed è scoppiata a ridere, ha preso il cucchiaio e mi ha buttato la nutella in viso - ecco ora siamo pari!-
e abbiamo iniziato a ridere come matti, con quella complicità assurda, difficile da raggiungere con le persone!
- allora vuoi la guerra ragazza!!!!- l'ho presa di peso facendole mollare il cucchiaio, e l'ho portata di forza sul divano,ignorando i suoi ordini di lasciarla andare.. abbiamo iniziato a fare "lotta" lei con quei pugni cosi piccoli sulla mia schiena, sembravamo due bambini idioti che lottavano per le caramelle.
Ad un certo punto ci siamo fermati, lei era sotto di me, ancora sporca di cioccolato.. ci siamo guardati occhi negli occhi, i suoi brillavano e probabilmente anche i miei, alcuni momenti sono così speciali che sei sicuro che anche l'altra persona sta provando le tue stesse emozioni... mi sono bloccato, e poi senza rendermene conto...
- Sposami -
- Cosa?!-
- Ti amo... e  voglio che serate come questa si ripetano per sempre, vuoi sposarmi?-
l'ho sconvolta lo so... ma ci sono quei momenti perfetti che non ti puoi far scappare e ne ho approfittato prima che se ne andasse..
- Oddio... Certo che lo voglio!- e mi ha stretto forte con le braccia verso di lei... e ha iniziato a piangere dalla felicità, mi ha baciato e le sue labbra erano un misto di cioccolata e lacrime...

Avevo progettato di chiederle di sposarmi diversamente, in un ristorante, vestiti perfettamente e con la musica di sottofondo, ma la cosa che adoro di più del nostro rapporto e dell'amore in generale è che niente è mai scontato, può arrivare un uragano che ti mette in difficoltà, ma anche un arcobaleno grandioso con dei colori che non credevi possibili, che ti lascia a bocca aperta.. e questo momento era decisamente un arcobaleno!

Io e Lei per sempre, in una nuova vita.

John.
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Caro futuro marito,

è passato un giorno da quando mi hai chiesto di sposarti e da allora, non penso ad altro! sono sempre stata certa di non essere una persona da matrimonio, ho sempre rifiutato l'idea, ma al pensiero di vivere i miei giorni felici e i miei giorni tristi con te, non ho potuto dire di no! E tu sai quanto sia difficile per una come me, abituata a scappare quando le situazioni si fanno difficili, fermarsi, e intendo fermarsi sul serio.

Ho capito che questo era il momento di mettere radici, so che ci saranno momenti difficili, che metteranno a dura prova la nostra resistenza come coppia, ma se cammineremo sempre insieme mano nella mano, verso la stessa direzione, ognuno con la propria singola, e unica vita, ce la faremo... due vite autonome che percorrono la stessa via. Tu mi insegnerai a vedere con i tuoi occhi il mondo, e io ti insegnerò a vedere con i miei, quando cadrai sarò lì a darti la mano per aiutarti a rialzarti e lo stesso so che farai tu.  Quando la notte avrò freddo nell'anima perchè delusa dalla vita o dagli amici, ci sarai tu che mi stringerai forte a te con il tuo calore e saprò che non sarò più sola.

Tua, per il resto dei giorni, Sophie.

Cap.30 - Vuoto a Rendere!

Cara me stessa,
a quanto pare non ci si può fidare di nessuno al di fuori di sè s.. credevo molto in Anna, era la mia migliore amica, o almeno pensavo.. probabilmente è ora di fare pulizia delle persone che mi sono intorno, non serve a nulla avere dei nemici che aspettano inesorabilmente il momento in cui cadrai per godere.

Così sono andata a casa di Anna l'altro giorno.. e l'ho affrontata, lei ovviamente ha negato, ha detto che Marika si è inventata tutto... ma io mi ero procurata le prove di quello che Marika mi aveva scritto, con la sua collaborazione avevo tutti i messaggi che Anna le ha  mandato negli ultimi mesi... glieli ho sbattuti in faccia, dicendole che deve uscire dalla mia vita.. che per quanto mi riguarda per me non esiste più.
Mi ha pregato di non dirlo a John, le ho risposo che non intendo essere una pedina della sua folle mente, e che quindi avrei fatto quello che avrei ritenuto più opportuno.

Rileggendo le righe scritte sopra, penso che potrei sembrare una persona forte e distaccata, in realtà non è così.. è solo una facciata, non so se qualcuno se ne sia mai accorto.. a volte posso sembrare molto dura e severa, la realtà è che non mi perdono, non perdono alcune decisioni sbagliate che ho preso, che hanno portato John lontano per mesi, ho vissuto da parassita, fino a quella notte, quella notte in cui ho visto ancora un barlume di speranza nei suoi occhi... pagherei per vedere quegli occhi per il resto dei miei giorni.

Quando ho letto la lettera di Marika, ho pianto per almeno 4 giorni, tanta era la delusione, ti fidi di qualcuno, gli dai un pezzo di te, un pezzo del tuo cuore e quel qualcuno non esita un attimo per sbriciolarlo fra le sue mani, cosa ti porta oggi a voler bene qualcuno e domani ad odiarlo? 

Non mi so rispondere, ma una certezza ce l'ho, appena finito di scrivere questa lettera, la piegherò, la riporrò in un cassetto e la ritirerò fuori fra qualche anno, per riderci su, oppure per ricordare con le lacrime agli occhi un qualcosa che non c'è più... e subito dopo averla riposta lì, andrò dal mio uomo che è di fronte alla televisione ignaro del mio sconvolgimento interiore, che terrò per ora per me stessa... e gli darò un bacio, lo stringerò a me e gli dirò che lo amo... e rimarremo così tranquilli a vivere la nostra quotidianità per cui abbiamo lottato tanto.

Sophie.

20 mag 2011

Cap.29 - Addio.

Di solito le lettere si iniziano con "Cara" oppure "Caro", ma in questo caso sembrerei solo inopportuna... quindi vado al sodo... Sophie, non ti scrivo per chissà quale motivo.. anche perchè il nostro ultimo incontro è finito tu sai come... direi in modo non molto pacifico.. mi sono trasferita, e ho cambiato lavoro, non perchè perdere qualcuno necessiti di tutti questi cambiamenti... ma quando perdi te stessa, è li il vero problema... li devi iniziare a capire cosa fare per rimediare.. e non sono certo soddisfatta della me stessa che ero diventata con John e con te, io non sono così.. non lo sono mai stata e voglio buttarmi alle spalle il dolore che ho provato e il dolore che ho causato.

Di Certo ho capito che la vendetta, non ti ridà mai indietro quello che hai perso, e non ti dà alcuna soddisfazione, infondo come può farti sentire bene procurare ad altri il tuo stesso dolore?
Arrivo al dunque, ti scrivo per dirti che non ho fatto tutto da sola, ma che dietro ad ogni mia brutta azione c'era qualcuno che tu conosci molto bene che mi spingeva a  riprendermi John, non voglio scaricare tutto su di lei, ovviamente mi assumo le mie colpe e la mia responsabilità, e questa lettera non vuole essere una lettera piena di scuse o di giustificazioni, ad un certo punto non ce ne sono più..e non servono più a nulla!
 è una lettera per dirti : guardati alle spalle, quella che tu credi un'amica, in realtà non lo è.. sto parlando di Anna.

Anna usa tutto quello che le dici contro di te, è stata sua l'idea di fare qualcosa per dividere te e John, quindi stai attenta.

Questa è l'ultima lettera che scrivo, me ne esco di scena... finalmente, con la testa nè troppo bassa nè troppo alta, e con la volontà di ricominciare altrove.

Marika.

30 apr 2011

Cap. 28 - Lascio il campo.. torno in panchina aspettando di giocare titolare in un'altra squadra !

Anna,

le tue parole mi fanno ribrezzo, chi sei tu per capire di cosa ha bisogno o meno John? da dove ti viene questa presunzione?
sai che cosa farò? un bel niente! mi sento una stupida, una serpe per tutto quello che ho fatto per dividerli.. e l'unico pensiero che mi rassicura è il fatto che nonostante i miei e i tuoi artefizi... non ci siamo riuscite...

Esistono cose, chiamate "limiti" e io sono caduta troppo in basso per valicarli... mi fermo qua. Non posso combattere contro la roccia, ha un essenza troppo forte, e fra loro questo sentimento è indistruttibile.. quindi da persona pentita e amareggiata per i propri comportamenti.. ti chiedo di metterti da parte come ho deciso di fare io.. noi non siamo nessuno per decidere la sorte degli altri, io non sono nessuno.

Non so esattamente perchè tu abbia questa alta considerazione di me e una bassa considerazione di Sophie, infondo tu non conosci nè me nè lei..  probabilmente non vuoi neanche bene come dici a tuo fratello.. altrimenti capiresti che ad un certo punto dovresti mollare la presa e pensare ai fatti tuoi.

Con questa lettera, chiudo per sempre i miei rapporti con te.. già fatico a guardarmi allo specchio la mattina, ci manca solo che io continui a seguire i tuoi stupidi e malvagi consigli... sono una persona buona, sono diversa da quella dei mesi passati.

ho perso, mi sta bene.. ora voglio vivere la mia vita e trovare qualcuno che mi ami davvero per quello che sono... nonostante tutto ci credo ancora.

 lascio il campo... e torno in panchina aspettando di giocare titolare in un'altra squadra.

Addio. Marika.

28 apr 2011

Cap. 27 - i Nodi non sempre vengono al pettine

Cara Marika..

ho continuato a ricevere lettere da parte di Sophie, che mi ha raccontato tutto l'accaduto... lei ovviamente non sa che ci sentiamo..  non lo deve sapere... ma che diamine hai combinato? pensavi davvero di riprenderti John con questa bugia più grande di te?!

Lo sai, ho sempre pensato che fossi tu quella giusta per mio fratello, e non Sophie,  lei è una testa calda... lo farà soffrire! e lui continua imperterrito a volerla con lui, a voler stare con lei, giuro non lo capisco... ne ho parlato anche a Marco il suo migliore amico... ma sembra davvero che John sia talmente accecato.

Mi dispiace Marika, per come è andata.. ma sono certa che fra John e Sophie le cose non andranno bene e si lasceranno di nuovo per l'ennesima volta.. e stavolta potrai riprovare a riprendertelo... intanto però cerca di sondare il terreno.. scrivigli una lettera di scuse per come ti sei comportata... lui è buono ti perdonerà.
Io non risponderò alle lettere di Sophie, non saprei cosa dirle, di certo non posso dirle che la odio e che per quanto mi riguarda lei dovrebbe tornarsene a Parigi.. pensa che io e lei siamo ottime amiche.. figurati!
non so come faccia ad essere così sciocca sinceramente, forse sono solo stata brava a farglielo credere.
Aspetto una tua risposta mia cara, mi raccomando, ricordati che io faccio il tifo per te!!!

un bacio, Anna.

21 apr 2011

Cap. 26 - All You need is love

Caro Marco,

l'altro giorno sono tornato a casa, e ho visto la valigia di Sophie sopra il letto, non sai che sollievo! lei era tornata.. Si è vero le cose si erano molto complicate ultimamente, ma ormai ero pronto a buttarmi alle spalle gli eventi degli ultimi giorni che ci avevano allontanati e a ricominciare tutto daccapo... ecco come sono andate più o meno le cose:

- Amore mio sei tornata?!-
- Si.. sono tornata-
io non vedevo l'ora di abbracciarla.. tant'è che sono corso verso di lei.. ma quando ho visto che per lei non era lo stesso, mi sono trattenuto..
- Che c'è che non va Sophie?
lei ha alzato lo sguardo, aveva gli occhi lucidi, e io non riuscivo a capire.
- C'è che, si è vero, sono tornata, dopo l'ennesima volta che me ne sono andata però!
- Che vuoi dire? quello che conta è che siamo io e te come sempre.
- Eh no, non siamo sempre io e te, ci sei tu e ci sono io, che insieme non riusciamo ad essere un "noi".
- io non capisco..dai siediti parliamone.
- ok.
ci siamo seduti sul letto, le ho messo un braccio attorno al collo, e con l'altra mano le accarezzavo il viso.. volevo cercare di capire cosa le stava passando per la testa, quanto avrei voluto leggerle la mente, leggere aldi là delle sue parole.
- spiegami perché stai così, insomma ci sono delle difficoltà, ma le abbiamo superate insieme non credi?
- se per insieme intendi, io che faccio la valigia per andare a Parigi  o andarmene di casa..-
- senti Sophie, devi spiegarmi cos'hai, perchè vedi io sono tornato qui oggi, ho visto la valigia sopra il letto e subito il cuore mi si è fermato in gola, avrei voluto stringerti forte dalla felicità, ma tu sei venuta da me con gli occhi tristi e lucidi, quindi spiegami..-
- Non funzioniamo John, io e te come coppia... forse l'amore non basta..
- è vero amarsi non risolve tutto, ma sbagli nel dire che non funzioniamo come coppia, la realtà e che non ci abbiamo davvero mai provato ..-
- perchè non ci abbiamo provato?
- perchè abbiamo paura.. infondo penso che tutte le vicessitudini che ci sono accadute, come il viaggio a Parigi, il lasciarsi e mettersi con altre persone, beh sono ostacoli che abbiamo inconsciamente messo fra noi per paura di vivere fino in fondo questa storia..-
- sai.. quando ero piccola, e mia madre mi leggeva le favole.. io mi dicevo sempre: che bello innamorarsi! deve stravolgerti davvero la vita!! ho sempre pensato che amare fosse qualcosa di semplice e di normale.. ma crescendo mi sono resa conto che non è  facile.. insomma spesso si dice troppo facilmente "ti amo" non credi? eppure io l'ho detto poche volte, e l'ho detto solo a te... perchè lo sentivo davvero.. e ogni volta era a causa di un emozione che non riuscivo ad arginare, un emozione che mi strappava il cuore dal petto..però poi mi domando.. se amare ci rende felici, perchè negli ultimi mesi mi sono spesso trovata a piangere a causa di questo amore? perchè forse questo amore non mi rende felice?
- secondo me questo amore ti ha reso felice, ma amare significa esserci e resistere contro i temporali, contro gli uragani, contro le scosse.. amare non è solo essere felici, amare è anche condividere il dolore e l'infelicità.
noi Sophie abbiamo posto dei limiti al nostro amore, ce li siamo autoimposti. o siamo felici o se non lo siamo allora non ci amiamo ed è il caso di andarsene.. per questo sei partita per Parigi.. l'ho capito solo ora, non perchè non mi amavi, ma perchè amavi troppo l'idea di noi due solo e per sempre felici,  per ammettere di non essere soddisfatta della tua vita e di voler condividere quel brutto momento con me. dobbiamo imparare a Condividere.
- mi sembra un pò assurdo.. insomma sono passati quasi due anni, anzi tre da quando ci siamo conosciuti,e alla fine va a finire che non ci conosciamo davvero? o che la nostra relazione non è completa?
- le relazioni non sono mai complete, se lo fossero sarebbero una vera noia.
Sophie sorrise, aveva capito quello che le volevo dire, e io stranamente avevo capito cosa le stava passando per la testa.. aveva una fottuta paura di amare.
Così mi sono alzato in piedi, mi sono inginocchiato davanti a lei, come si vede spesso nei film americani, quando l'uomo chiede alla sua donna di sposarlo.. ma io le ho chiesto altro.. non le ho chiesto di sposarmi, c'era una cosa più importante e più urgente da chiederle.
- Sophie, vuoi vivere accanto a me la tua vita? ti prometto che ti lascerò vivere la tua esattamente come io vivrò la mia.. ma che dici se queste vite invece di essere parallele come sono state finora, si incontrassero? Non ti prometto mari o monti, non ti prometto la luna, ti prometto solo di amarti, sia nei giorni felici che nei giorni tristi in cui vorrai partire e scappare da tutto.
Lei è scoppiata a ridere Marco!!! però era contenta, era quello di cui aveva bisogno, sentirsi rassicurare da me.. subito dopo abbiamo fatto l'amore, non ci siamo presi neanche la briga di togliere la valigia dal letto, era troppo tempo che non sentivo l'odore della sua pelle, che non l'accarezzavo come volevo, che non la guardavo negli occhi.


John.

8 apr 2011

Cap. 25 - What?

Cara Anna,

E' molto tempo che non ti scrivo... l'altro giorno John è venuto a casa dei miei, dopo che avevamo litigato ancora una volta dopo che avevo fatto la valigia stanca della situazione stanca davvero di tutto.. mi ero completamente abbattuta.. ero stufa di correre a spada tratta verso i mulini a vento di quella che ormai mi sembrava una menzogna.. così  l'unica cosa da fare era prendere le mie cose e andarmene..

dicevo appunto..John si è presentato a casa dei miei,io  mi sono fatta negare.. ma lui immaginando che c'ero mi ha lasciato una lettera.. o meglio un foglio abbastanza esaustivo con scritto: Avevi ragione, Marika mi stava prendendo in giro per riavermi con lei, non era incinta.. Torna!.

appena letto il biglietto mi sono resa conto che volevo fare una sola cosa, che solo una cosa mi era possibile in quel momento, ero invasa dal calore della rabbia, dal fuoco dell'odio.. ho preso la macchina, come un robot rispettando i segnali, le precedenze andando diretta senza pensare molto alla strada che stavo facendo..guidata solo dalla voglia di farmi giustizia.
ho parcheggiato la macchina, ho suonato  il campanello di casa..e  Lei ha aperto la porta.. ci siamo fissate per un secondo e mi ha detto:
- Ti aspettavo.
sono entrata, l'ho spinta con la schiena verso il muro, ero a pochi centimetri dal suo viso, avevo una voglia matta di riempirla di schiaffi..
- se non ti ammazzo brutta stronza è perchè mi sporcherei il giaccone oltre che la coscienza.
l'ho bloccata con le braccia : ci hai rovinato la vita, come hai potuto?
- Me lo hai portato via, ti ho solo restituito il favore, com'è Sophie? com'è la sensazione che si prova? ti senti un nodo allo stomaco e la rabbia ti sale fino al cervello vero?
e rideva.. con la sua faccia per bene mi derideva..non potevo fare a meno di tirarle uno schiaffo.
- Che cazzo fai?
mi ha spinto per terra, quell'esile ragazza, corretta e gentile che avevo incontrato al ristorante se ne era andata, in quel momento sembravamo entrambe due lottatori di sumo più che due donne mature e delicate.
l'ho presa per i capelli, lei si è lasciata trascinare, e  la situazione si era completamente capovolta, lei era sotto di me, l'ho bloccata e le ho detto..
- Potevi uscire da questa storia candida e pura e invece.. ne sei uscita come un verme, che è quello che sei.
- almeno hai capito cosa si prova quando qualcuno che ami ti viene strappato via!
- non ce n'era bisogno, me lo avevi già portato via una volta! potevi incantare lui ma non me!
- però te ne sei andata.
- Marika non provocarmi davvero.. non ti conviene!
e mi sono  alzata.. mi sono alzata perchè avrei potuto perdere il controllo e non volevo, basta così, questa storia è andata avanti anche troppo.
- Sai che c'è? che tu non meriti neanche il mio odio, ci hai fatto del male sia a me che a John e credimi questo non è amore.. questo è egoismo, neanche io sarei stata capace di tanto... ci hai manipolato.. ma questo lo sai.. hai studiato tutto nei particolari.. ma ora basta così.. ti conviene cambiare posto, andartene, te lo consiglio, non voglio più vedere questa tua faccia da poco di buono sulla mia strada.. perchè credimi, stavolta non mi sposterei.
Raccolsi la borsa, me ne andai sbattendo la porta.
 Essere presa in giro mi manda sui nervi, non lo sopporto.. è un insulto alla mia intelligenza, e camminando verso la mia auto sorridevo.. stranamente sorridevo, era un sorriso di compiacimento.. avevo vinto.

Sophie

Cap. 24 - Mostri

Caro Marco,

Che cretino sono stato.. Sophie ha ragione io non ho carattere.. dormo, dormo continuamente, ma per quale accidente di motivo mi lascio incantare dalle donne?

L'altro giorno ho litigato ancora con Sophie, ma stavolta di brutto, ha fatto la valigia, capisci? si è arrabbiata e ha inziato in preda ad un raptus di follia, di pura follia a fare la valigia, in maniera del  tutto sconnessa tra l'altro.. metteva dentro le cose che trovava li al momento...
- Smettila! non puoi scappare solo perchè litighiamo-
- non scappo, me ne stra frego!!!! ti devi svegliare! non lo vedi che ti sta prendendo in giro? non lo vedi Cazzo?!
- Non mi sta prendendo in giro, che dovrei fare?
- sono stufa! non mi chiedere cosa devi fare, sei grande e vaccinato decidi da solo che cazzo devi fare.. io me ne vado!-
- Sophie fermati! non è così che si risolvono i problemi!-
- Sai che c'è? che non è un mio problema! è un tuo problema! Tuo e solo Tuo!
- Sophie se te ne vai non torni più!
Si è fermata mi ha guardato per un attimo, gli occhi pieni di rabbia e di lacrime, il dito puntato verso di me..
- Già.. se me ne vado non torno più.
- non te ne andare allora..
- Fanculo.

E se n'era andata...
se ne era andata..
andata.

Il pomeriggio Marika mi ha chiamato per andare da lei, sono andato, visto che avevo perso l'amore della mia vita per questa storia, tanto valeva che mi rendessi quanto meno utile..
entrato in casa di Marika, ha notato subito la mia faccia..
- Che è successo?
- Sophie se n'è andata..
- Oddio davvero? per colpa mia?
- Si, cioè no.. per colpa mia.. per come sto gestendo questa storia..
- John mi dispiace.. dai siediti ti porto qualcosa da bere.. sei sconvolto!
- ok grazie.
mi siedo sul divano lei arriva con una birra, si siede accanto a me, mi fa una carezza e mi dice:
- dai racconta che è successo.. sfogati..-
- Lei.. non c'è molto da dire.. se n'è andata -
- Tesoro.. non è colpa tua.. è lei che non ha pazienza..insomma lo sai no.. per lei conta solo se stessa, e se le cose non vanno come vuole si stanca delle situazioni e se ne va.. lo ha già fatto in passato ricordi?-
- Non si tratta di questo.. le ho chiesto troppo, chiunque lo avrebbe fatto -
- Non ti voglio vedere così.. -
alzo lo sguardo con la sua mano appoggiata sulla guancia, lei mi guarda, continua ad accarezzarmi e poi.. si avvicina sempre di più e mi bacia.. io con gli occhi ancora bagnati dalle lacrime, torno lucido e la allontano..
- Mari che fai?
- Io.. niente...-
- Tu.. mi hai baciato.. perchè?
- perchè mi sentivo di farlo..
- Ma io ti ho lasciato, ti ho fatto soffrire..
- Si ma è passato.. l'ho dimenticato..
scatto in piedi.. e nella mia testa iniziano a susseguirsi pensieri e ricordi confusi... che ad un tratto sono chiari..
- non ci posso credere...-
- a cosa non puoi credere?-
- Dal ginecologo.. per l'ecografia.. sei al terzo mese.. di che sesso è il bambino?-
- Io... beh è maschio-
- Tu non mi hai fatto entrare.. perchè non mi hai fatto entrare?
- Perchè era imbarazzante..
- un'ecografia? imbarazzante? e.. che ci fa quella bottiglia di birra iniziata sul tavolo?
- un'amica è passata..-
- Mi hai mentito! tu mi hai mentito... non sei incinta!
- ecco diciamo che forse.. non lo sono proprio..-
- non lo sei proprio????????????!!!!!!!!!!!! -
- non urlare ti prego..-
- Certo che urlo_! mi hai rovinato la vita! - non ci posso credere.. la dolce Marika, la cortese Marika.. la buona Marika... mi ha preso per i fondelli per tutto questo tempo..cattiveria allo stato puro.
- Io l'ho fatto solo perchè ti amo, per farti capire che sono io quella giusta!
- Tu sei pazza! come hai potuto seminare dolore in questa maniera? per giorni e mesi mi sono rimproverato e sono stato male pensando a te e a Sophie, al fatto che soffrivate per causa mia.. invece tu.. ci hai manipolato tutti...tu sei una strega!-
_ No! non ti permettere! ma non vedi come se n'è andata? non vedi che basta poco per farla scappare?
- Poco? lo chiami poco? Ti odio! non voglio più vederti!
- ti prego aspetta!!! Johnnnnnnnn!

sono uscito di corsa di casa.. non potevo crederci.. le persone sono capaci di trasformarsi in mostri, in macchine da guerra per amore.


John.

Cap. 23 - Il Silenzio

Cara Anna,

probabilmente non ho pazienza, probabilmente predico bene e razzolo male... ma questa situazione mi sta davvero dando sui nervi... e il mio essere sta uscendo davvero fuori... l'altro giorno Marika ha chiamato John, ma stavolta ho risposto io:

- Pronto.
- Pronto.. John?
- No, John è sotto la doccia sono Sophie, dimmi
- Volevo parlare con lui..
- Quello che devi dire a lui lo puoi dire a me...avanti dimmi.. di cosa hai bisogno?
- Io... ho la visita dal ginecologo, gli volevo dire se poteva accompagnarmi...
- Ti accompagno io.. quand'è?
- No! non voglio te.. non è tuo figlio-
- Si, non è mio figlio ma è il mio uomo -

John che nel frattempo aveva intuito qualcosa uscito dalla doccia si è precipitato verso di me e mi ha strappato il telefono di mano.
- Pronto Mari, dimmi.-
- Volevo dirti che la visita è alle 16, passi di qua? -
- Si va bene, a dopo.-
chiusa la chiamata io stavo già andando verso la nostra camera per chiudermi dentro, non volevo sentire nulla, non voglio più sentire nulla.

- Sophie apri la porta! Non puoi fare così ti prego..-

In silenzio.. un dolore straziante che partiva dal petto, il dolore di quando senti che le cose si stanno rovinando piano piano.. che qualcuno sta cercando di invadere il tuo spazio vitale, che qualcuno sta cercando di sostituirsi a te nella tua vita, nella mia vita, vita di cui mi sono sempre promessa di essere la protagonista... sono scappata in bagno e ho vomitato.. questa situazione mi stava davvero schifando.. Marika si stava approfittando dei sensi di colpa di John, si stava approfittando troppo della situazione..e lui come sempre non si stava rendendo conto... gli ho sempre rimproverato di essere troppo buono.. e questa ne è la dimostrazione. Le cose mi stavano sfuggendo di mano e io non sopporto quando perdo il controllo degli eventi.

- Sophie, almeno apri devo vestirmi..-
- Eh vestiti! - e ho aperto la porta della camera, ma nello stesso frangente... ho preso il giubbino e me ne sono uscita di casa ancora prima che potesse fiatare.

Sono andata al parco.. mi sono seduta sulla mia panchina, la panchina che dà sul mare.. e ho iniziato a pensare in assoluta serenità.. a quando ero bambina, alla mia famiglia.. mio padre e mia madre si erano lasciati perchè lui aveva un'altra donna.. ricordo ancora i pianti di mia madre.. ho sempre pensato che io non avrei mai permesso a nessuno di trattarmi così, che io non sarei stata come lei, ignara di quello che mi accadeva intorno per svegliarmi poi una bella mattina e accorgermi che tutto quello in cui credevo se l'era portato via un'altra.
E invece come accade spesso.. sono qui a ripercorro gli stessi sbagli..
 come siamo bravi a giudicare le azioni dei nostri genitori, a giudicare.. punto.
Poi cresci e ti rendi conto che vorresti quanto meno avere il 50 % del coraggio che i tuoi hanno avuto nel crescere una figlia e nell'affrontare tutte le difficoltà.
Vorrei essere più forte in questo momento.. e invece non faccio altro che abbandonarmi agli eventi e al silenzio che ormai regna nella mia casa, nella nostra casa.. io e John non parliamo da almeno 5 gg.. non per rabbia.. ma semplicemente perchè non sappiamo che dire.. abbiamo finito le parole, io ho finito le lacrime.

7 apr 2011

Cap. 22 - La notte non cancella le colpe

Caro Marco,

Sono confuso.. penserai: strano! e avresti ragione.. mi rendo conto di essere un uomo che spesso si lascia trascinare dalle cose che gli accadono all'esterno.. ma non sono confuso per chissà cosa, ma per il comportamento di Marika in questi ultimi giorni.. prima  mi dice che non avrebbe voluto dirmi che era incinta, mi dice che comunque lei si terrà il bambino qualsiasi decisione io prenda.. volendomi palesemente solo informare del fatto e non pretendendo chissà cosa... poi invece mi chiama pressapoco tutti i giorni, almeno 4 volte al giorno, dicendomi che forse è il caso che passo da lei per parlare del bambino, di come la nostra vita cambierà, o semplicemente perchè ha una crisi di pianto per via degli ormoni e della paura di essere sola  e io non so come comportarmi soprattutto dopo la sfuriata di Sophie dell'altro giorno...
Dopo l'ennesima chiamata urgente di Marika, in cui mi invitava ad andare da lei immediatamente, prima che uscissi di casa.. Sophie ha iniziato ad urlare e ad arrabbiarsi :
 - mi sembra che questa situazione sia alquanto strana! insomma chiama sempre! ha sempre un emergenza diversa! prima dice che non gli interessa la tua presenza in  questa storia  però poi ti chiama e ti cerca di continuo, e per cosa poi? non mi pare abbia una visita o quant'altro quindi visto che la vita di noi due, fra qualche mese sarà totalmente sconvolta, non capisco perchè non ci faccia vivere tranquilli la nostra storia adesso!
- Sophie, si sente sola e impaurita cosa vuoi che faccia?
- Che le dici che noi le stiamo vicini, ma che ci deve far vivere la nostra storia! accidenti!
- non esser egoista Sophie..
- Egoista? è tanto pretendere un pò di felicità nella vita? da quando ci siamo messi insieme non abbiamo avuto il tempo per costruire le cose diversamente, come volevamo.. ok, ci sono imprevisti nella vita, ma lei non mi sta dando la possibilità di affrontarli con te, di accettare questa situazione con te!
- Senti amore.. capisco che sei sconvolta.. ne riparliamo quando torno a casa va bene?- mi sono avvicinato per darle un bacio, non sopporto vederla soffrire e vederla con gli occhi tristi...
- Va bene.. passa una bella serata - e se n'è andata in camera con quell'inconfondibile broncio, il broncio di una bambina a cui è appena stato negato qualcosa.. lo accetta a malincuore.. ci prova.

arrivato a casa di Marika, il tempo di suonare il campanello e lei apre  il portone e mi salta addosso abbracciandomi:
- Ciao!!!!!!!!! speravo tanto che venissi!
- Si.. allora qual'è l'urgenza?
- Niente di che.. Sai non mi sento molto in forma stasera e non volevo rimanere sola.. entra!
sono entrato ma qualcosa mi sfuggiva.. - e tutto questo entusiasmo? -
- oh.. beh sono gli ormoni non ci fare caso!!! ho ordinato una pizza per cena a te va bene?
- si la pizza va benissimo..-
- intanto possiamo iniziare a bere birra e vedere la tv che dici? mentre aspettiamo che arriva la pizza! -
- Bere birra? sei incinta o sbaglio?
- si si.. hai ragione scusa, è stata una stupida dimenticanza!! è che sai tu qui.. era una nostra routine vedere un film e berci una  birra-

- si ma lo era.. ora sei incinta al massimo puoi bere acqua minerale mentre io bevo birra -
- si hai ragione ahahah-
Ci sediamo sul divano e lei assume una posizione che assumeva sempre quando vedevamo il film e bevevamo birra, distesa su un fianco appoggiata alla mia spalla.. mi rendo conto che se Sophie vedesse questa scena probabilmente andrebbe su tutte le furie.. ma mi sento in colpa per quello che ho fatto a Marika così rimango in silenzio a vedere il film con lei attaccata alla mia spalla, infondo cosa c'è di male?

Tornato a casa, era tardi e la mia dolce e arrabbiata Sophie stava già dormendo, nel suo lato del letto, di fianco a lei una scatola di fazzoletti ripiegati e palesemente utilizzati.. aveva pianto.. aveva pianto per l'ennesima sera che avevo tolto a lei per stare con Marika.
Come si cancella il senso di colpa? credimi Marco.. mi sto sentendo in colpa sia per Marika che per Sophie, non so come comportarmi.. sembra che qualsiasi cosa io faccia qualcuno inevitabilmente soffre...mi chiedo:  può un uomo solo, nonostante le sue migliori intenzioni, provocare tutto questo casino?

                                                                Buonanotte. John.

Cap. 21 - Stupidità o paura?

Cara Anna.

Ieri John mi ha detto che Marika è incinta.. sono rimasta a dir poco sconvolta.. quando le cose sembrano andare come volevi, all'improvviso tutto cambia.. la vita ti sorprende sempre e comunque.

Sono andata da Marika.. considerando che il mio rapporto con John non sarà più un rapporti fra due persone ma una sorta di menage a Trois tanto vale che inizi ad abituarmi alla situazione... sono arrivata a casa sua e ovviamente era tutto molto strano e imbarazzante:
- Ciao, john mi ha detto della novità... come stai?
- Beh diciamo perplessa...entra ti offro qualcosa..
- ok va bene..-
mi sono seduta e mi guardavo intorno... non sapevo esattamente cosa dire.. di solito si fanno i complimenti o le congratulazioni giusto? io non sapevo proprio che dirle, la situazione è alquanto particolare.
- allora a che mese stai? -
- Sono incinta da un mese e mezzo -
- Capito... nausee?
- Si, la mattina specialmente diciamo che i risvegli non sono dei migliori -
gli argomenti si erano conclusi.. fondamentalmente che sono venuta a fare? è tutto così assurdo...
- Sai.. è imbarazzante ecco... io qui a parlare con te.. forse non sarei dovuta venire...-
- No hai fatto bene.. tanto nei prossimi anni io sarò una presenza fissa nella tua vita giusto?
- beh io non la metterei in questi termini ma a quanto pare si...
- Già.. John come l'ha presa?
- Beh probabilmente subito è rimasto un pò stupito però John è molto forte, l'ho visto molto deciso ad occuparsene..-
- si infatti.. sono contenta... così non mi sentirò  una mamma sola.-

Sono rimasta poco tempo.. mi sentivo arrabbiata, stupida.. una sciocca ragazza che ingenuamente credeva che le cose andavano come fottutamente le voleva lei.

1 apr 2011

Cap.20 - You've be the one for me...

Caro Marco,

l'altro giorno Marika mi ha dato una notizia che mi ha letteralmente sconvolto l'esistenza... mi ha comunicato di essere incinta.. il mondo mi si è capovolto addosso.. ora che le cose stavano andando come volevo.. ora che con Sophie le cose stavano iniziando ad andare a gonfie vele.. la vita come sempre ti sorprende con qualcosa di inaspettato.. ho abbassato la guardia.. ho creduto che finalmente potevo essere tranquillo, felice... che finalmente le cose andassero per il verso giusto.. e appena ci ho creduto un tantino di più eccomi qua.. dovresti vedermi.. sembro un cane bastonato.. e mi sento in colpa.. terribilmente in colpa per quella creatura.. quando nascerà avrà una madre e un padre che non si amano e che non stanno insieme.. avrà un uomo come me come padre... non mi chiedo neanche se sono pronto.. ovviamente non lo sono, e non so se lo sarei mai stato.. ma non posso tirarmi indietro.

Tu conosci la mia storia.. sai quanto per anni io abbia cercato di conoscere mio padre.. l'ho rincorso per continenti, lungo terre sconosciute e mari ogni volta diversi... ma lui, non ne ha mai voluto sapere di me.. sono cresciuto solo, con mia madre che era più figlia che altro... non riserverò lo stesso destino a mio figlio.. voglio esserci, non voglio che un giorno pensi piangendo che lui è figlio di nessuno; non c'è niente di più orribile del non sentirsi amato da qualcuno che ti ha concepito.
Mentre ti scrivo sto piangendo, un piccolo uomo in mano al destino che piange disperato.. per qualcosa che ha paura di affrontare e di non saper gestire, chi ha detto che un uomo non debba piangere mai? perchè se questo è vero allora forse non sono un uomo.. sono ancora un ragazzino impaurito.

l'altro giorno ne ho parlato a Sophie, ripensandoci ora credo di aver davvero finto molto bene la mia tranquillità.. le ho comunicato tutto con serenità, lei si è messa a piangere, io non potevo fare lo stesso di certo.

Non è giusto... io piango, lei piange, Marika piange.. ma non dovrebbe essere una bella notizia infondo? che branco di ipocriti siamo.


John.

Cap.19 - l'inaspettato

Caro John,

nonostante non avrei più voluto aver a che fare con te e con quella pazza di Sophie, purtroppo l'etica che è dentro di me mi costringe ancora una volta a mettere da parte le mie sensazioni per correttezza.

Sophie ti avrà sicuramente detto del nostro incontro, sai ho apprezzato davvero.. ma non ti sto scrivendo per questo.. non ti scrivo per parlare ancora di quella storia che per me ora è chiusa da un pò.. ma ti scrivo perchè ormai abbiamo preso il via così.. e perchè ho una notizia da darti.. non credo che sarà bella almeno per te.. ma non so sinceramente in che altro modo dirlo... non so sinceramente se esista un modo corretto per dire certe cose... l'importante secondo me è dirle senza tanti giri di parole...

Ho due settimane di ritardo, ho fatto il test di gravidanza, a dire il vero più di uno.. e sono incinta, il bambino è tuo.

Mi dispiace turbarti con questa cosa, credimi nessun'altra più di me avrebbe voluto chiudere tutto definitivamente con te.. e invece eccomi qui, sola e piena di dubbi.. ciò che è certo è che qualsiasi cosa tu deciderai di fare.. io questo figlio lo voglio e lo terrò.

Marika.

Cap. 18 - Infiniti noi..

Cara Sophie,

ho letto la tua lettera, sono rimasto a bocca aperta, non volevo credere a tutto ciò che avevi scritto... sono contento perchè vedo che credi davvero in noi.. ci credi come ci credo io..

 è vero hai un sacco di difetti.. eppure ho provato a non pensarti ad odiarti o a  dimenticarti... ma più cercavo di scacciarti dalla mia mente  e più la tua immagine era nitida davanti ai miei occhi.. eri sempre tu, sempre la stessa magnifica donna che sei. So che per stare insieme abbiamo dovuto mettere un oceano fra noi, mettere persone fra noi.. ci siamo fatti del male, e  probabilmente continueremo ancora a farcene, perchè quando si ama inevitabilmente si soffre, io non credo agli amori perfetti, alle persone perfette.. ma credo nelle persone imperfette che cercano di migliorare, che cercano di trovare un punto d'incontro.. quando te ne sei andata a Parigi mi sentivo come se tu stessi andando per la tua strada e io.. io ero quello che ti correva dietro.. che correva dietro al tuo treno pregandoti di restare...
 so che non l'ho fatto.. so di non averti pregata.. non avrei mai voluto bloccarti e scegliere me... e forse ho fatto bene perchè tu sei tornata sei tornata da me.

...Ovunque io sarò non smetteremo mai, se questo è amore, è amore infinito.

Ti amo, mia piccola e maldestra Sophie... ci vediamo più tardi.


Tuo John.

p.s. la frase finale è dalla canzone infinito di Raf pubblicata e dedicata alla storia fra john e Sophie, da "romantico gesto", la storia però non è ancora finita ;)

20 mar 2011

Cap. 17 - Martiri

Caro John,

ho riflettuto sulla nostra litigata.. e si mi rendo conto di essere stata un pò inopportuna.. forse l'ho fatto semplicemente perchè sentivo di aver vinto... aver vinto una battaglia.. lo so.. so essere una vera stronza quando mi ci metto.. non posso darti torto.. non ho pensato che le nostre azioni hanno sempre delle conseguenze, non ho pensato che le conseguenze potessero essere negative per qualcuno.. ho solo pensato che fossero positive per me.. insomma non devo spiegarti come sono fatta.. penso che tu lo sappia già.. ma non sai che questo nostro nuovo inizio non è un capriccio.. è davvero qualcosa a cui tengo smisuratamente, quindi è per questo che l'altro giorno sono andata a parlare con Marika..

sono andata al ristorante dove lavora, dove mi hai detto che vi eravate conosciuti.. mi sono seduta sul primo tavolo libero, e una bella ragazza mora, molto cortese, si è presentata da me portandomi i menù..
- Buongiorno! Ecco il menù, scelga a poi quando ha fatto ripasso a prendere l'ordinazione.-
- Si, grazie..-
ho studiato in lungo e largo il menù, ma tanto non ero lì per mangiare quindi l'ho richiuso facendomi vedere da lei, così che potesse venire a prendere l'"ordinazione".
- Eccomi, mi dica!-
-Ecco io a dire la verità non sono venuta qui per mangiare... so che questa mia affermazione probabilmente le sembrerà assurda.. e lei sempre probabilmente ..non sa chi sono io  anche perchè..se lo sapesse non mi avrebbe nè dato il buongiorno nè tanto meno il menù... oddio il menù magari in testa me lo avrebbe dato.. però..mi scusi... sto farneticando... sono qui per parlare con te, io sono Sophie..- e allungando la mano verso di lei.. ma come in effetti mi aspettavo lei non ha fatto lo stesso..
- Che cosa ci fai qui? -
- io..ecco sono venuta per parlarti.. -
- se non sei qui per mangiare, il mio lavoro non mi richiede di sedermi e ascoltare i clienti che farneticano.. quindi puoi tranquillamente andartene!-
- Marika ti prego.. aspetta... lasciami dire quello che ho da dirti-
- Perchè dovrei? ho per caso una pistola puntata nella tempia? e anche se fosse credimi non so cosa sceglierei per certo.. se ascoltare le cose che hai da dirmi o il metallo freddo sulla fronte..-
- Wow cavolo... beh ad ogni modo.. non credi che stiamo perdendo tempo a dirci queste cose.. insomma non si farebbe molto prima se tu ti sedessi per 10 minuti, mi ascoltassi e poi non mi vedessi mai più nè in questo ristorante nè nella tua vita?-
- Oppure potrei andarmene semplicemente e fregarmene di te-
- Tu non sei così.. non sei una persona come me che se ne frega..-
- Già non sono una stronza come te.. ma me ne frego comunque! -
- Aspetta- e l'ho afferrata per un braccio - ascolta.. io non mi do per vinta mai, quindi credimi è meglio che mi ascolti ora.. così almeno non mi rivedrai mai più..-
- mi stai minacciando? -
- no.. ti sto solo evitando di odiarmi più di quanto tu non stia già giustamente facendo.. senti lo capisco, ok ..che non vuoi ascoltarmi... io lo capisco... neanche io mi ascolterei probabilmente se fossi in te.. ma lo hai detto tu no? grazie a Dio tu non sei come me... quindi che ti costano 10 minuti?-
-...ok (sospirando) vado un attimo ad avvertire i colleghi.. non posso fare come voglio... aspetta-
-  ok va bene. -


Sai la sera che io e te siamo usciti, tu hai elogiato molto Marika, e io pensavo che fosse solo un disperato tentativo di tenermi lontana, ma le cose che hai detto su di lei erano vere.. lei non è come me, anzi, è gentile, corretta, c'è gentilezza in ogni suo movimento, è una persona dolce e speciale e sicuramente non egoista come sono io.. non sto facendo la vittima credimi, è solo una semplice, pura constatazione.


- eccomi.. che c'è? -
- siediti per favore... -
- non darmi ordini... -
-Ok scusa.. -
- Forza che hai da dire? -
- beh ecco... l'altro giorno quando John è tornato dopo aver parlato con te.. io mi sono comportata da vera stronza...  fregandomene totalmente di quello che potevi sentire tu o di come stavi tu, e non perchè sei tu in particolare.. ma semplicemente perchè io non mi curo molto degli altri.. anche quando me ne sono andata a Parigi, non mi sono curata dei sentimenti e delle persone che ho lasciato qua.. E ecco il punto è che John ti ha difesa, si è schierato dalla tua parte, si è arrabbiato e se ne è andato... e so che questo a te non importa.. ma  io subito ci sono rimasta male.. poi ho capito.. ho capito che dovevo parlarti, dovevo conoscerti per capire.. -
- cosa devi capire?-
- Che in amore siamo dei martiri.. insomma guardati.. sei perfetta, sei bella, sei attenta ai sentimenti degli altri, sei dolce, posata, hai tutto quello che un uomo vorrebbe tutto quello di cui john avrebbe davvero avuto bisogno.. ma lui è un martire e ha scelto me..-
- Fammi capire.. sei qui per quale accidenti di motivo? sbattermi in faccia che ti sei ripresa il tuo uomo? o fare la vittima? perchè in entrambi i casi  mi stai solamente nauseando..-
- No, non sono venuta per questo.. e in effetti devo finire il mio discorso... sono venuta per capire cos'ha perso per stare con me..non te lo sto dicendo per farti contenta.. credimi non sono diventata generosa tutto ad un tratto... ma per dirti che mi dispiace.. mi dispiace di non aver portato rispetto a te, e a lui.. mi dispiace che ora tu non ti fidi di nessun essere umano.. e mi dispiace per quello che stai passando.. e non mi giustificherò per quello che ti ho fatto o quello che john ti ha fatto.. ma quello che voglio dirti è che il problema non sei tu, il problema siamo io e John, è la nostra storia che non era finita.. era ancora in sospeso.. lui ha pensato e ha provato seriamente ad andare avanti... ma ferirti non era sua intenzione... e neanche la mia.. -
- Ok...-
- Ok?-
- Si... immagino che tutto questo sia strano... ma ok.. sai io non ci tengo a fare la figura della donna forte.. quindi ti dico chiaramente che ci sto malissimo... che non passerà per adesso.. ma passerà, quindi la ferita è ancora aperta ed esposta.. non posso dirti altro se non.. ok.
- E va bene sai... insomma non mi aspetto che tu mi dica chissà cosa.. per me è tanto che tu sia stata qui ad ascoltarmi -
- Già... lo puoi dire forte.. se fossi stata più forte ti avrei davvero tirato il menù in testa..-
- Grazie per non averlo fatto allora..-
- Prego.. ora però dovrò trovare qualche altro modo per sfogarmi sai..- me l'ha detto sorridendo.. non credo di aver affievolito il suo dolore.. ma almeno per una volta ho provato a non pensare solo a me.

Tua... se ancora lo vuoi, Sophie.

19 mar 2011

Cap. 16 - un assurdo bicchiere di spumante

Caro Marco,

Torno a scriverti... ieri sono andato da Sophie, forse sono stato un pò stronzo nei suoi confronti...

Sophie quando mi ha visto era felicissima : Ehi! allora tutto a posto?
e io beh..: eh insomma.. le ho detto tutto e ci siamo lasciati.. però mi sento così in colpa..
- dai non sentirti in colpa le passerà!!! - si avvicina a me e mi bacia - invece noi dovremmo festeggiare! - io mi siedo sul divano.. avrei avuto voglia di fare qualsiasi cosa meno che di festeggiare, mi sentivo a pezzi, ma lei,, beh non se ne è  accorta evidentemente perchè stava tornando con due bicchieri di cristallo e una bottiglia di spumante..
- Ehi, tesoro che stai facendo con quei bicchieri scusa?
- ehm... ci verso lo spumante forse?
- E.. perchè?
- Per festeggiare!!!-
- non c'è nulla da festeggiare!-
- Come scusa?-
- Dovrei festeggiare mentre Marika chissà dov'è e mentre starà versando mille lacrime per colpa mia? forse non ti sei accorta, ma in questa storia non ci sono solo io e te, c'è anche lei, che fino all'altro ieri era la mia compagna!-
Sophie mi guardava stranita, : ma.. fammi capire... quindi dovremmo stare in lutto per lei? dovrei piangere e dispiacermi per lei? non pensi che anche io abbia sofferto pensandoti con lei? pensando che per noi non ci sarebbe stata più alcuna possibilità?
- non sto dicendo che tu non abbia sofferto, dico solo che non mi pare giusto festeggiare...-
- Ok non festeggiamo, porto tutto in cucina, almeno ho evitato di sporcare i bicchieri! -
- brava! -
- Fammi capire quanto durerà questa storia? sei incredibile! le cose sono andate così ok? se ne farà una ragione! del resto lei è stata solo un mio rimpiazzo! -
a quelle parole non ho resistito, mi ero alzato in piedi e avevo iniziato a urlarle in faccia - un rimpiazzo??? ma di che cavolo parli??? lei non era sol un rimpiazzo! le ho chiesto di sposarmi Cazzo! le ho chiesto di sposarmi poco tempo fà, poi ho incontrato te, tutto si è complicato e l'ho lasciata, e mi sento una merda! perchè mi sono comportato come il peggiore degli uomini, e tu invece che fai? gongoli, sei contenta di quello che le hai fatto! ma come fai ad essere così egoista!?-
- come scusa? io sarei l'egoista? ora sta a vedere che è colpa mia se non vi sposate più! figurati neanche mi avevi detto che le avevi chiesto di sposarti... sei assurdo! non darmi le tue colpe ok? le cose si fanno in due, non puoi farmi sentire in colpa per il mio essere felice, anche se qualcun'altro che neanche conosco sta soffrendo! accidenti! se ti pesa questa situazione forse non avresti dovuto lasciarla per me! -
- Non sto dicendo questo.. io sono convinto della decisione che ho preso -
- Davvero? perchè a me non sembra.. forse è meglio che tu esca di qua e ti vada a schiarire le idee..- prese la bottiglia di spumante, e si chiuse in camera... e a me non restava che andarmene...

 com'è tutto complicato! vorrei vivere in un'isola deserta in questo momento.

Jhon

cap. 15 - Chi mi farà piangere?

Cara Anne,

Sono Marika, io.. sto malissimo davvero... non ci posso credere... andava tutto bene, cos'è successo? mi sono distratta un attimo, ho abbassato le difese, e tutto mi è improvvisamente crollato addosso... tutti i mattoni posti uno sopra l'altro nel mio muro di difesa... sono stati buttati tutti giù in un attimo da un uomo!

Mi ero ripromessa di non accettarlo più, di non accettare più che uno stupido uomo potesse ferirmi così...e invece come una sciocca ci sono ricascata... lui è tornato da lei.. da lei che lo ha abbandonato, che lo ha ferito, lei che lo ha distrutto... e questo dopo avermi chiesto di sposarmi... assurdo.. lo trovo davvero assurdo!

Ieri ho incontrato John, e mi ha detto senza tanti giri di parole che ama ancora Sophie e che mi ha tradita con lei.. non ci posso credere! sono tornata a casa e ho buttato tutte le sue cose contro il muro, dalla rabbia, ti giuro lo vorrei strangolare o prendere a bastonate, spero non abbia l'indecenza di chiamarmi... ma tanto non chiamerà.. cosa mi dovrebbe dire ancora? un tentativo disperato di rendere la ferita meno lancinante? 

Sai sono disperata... mi è capitato di nuovo, ma perchè nessuno mi sceglie mai? perchè sono sempre quella da non scegliere? accidenti!!! Quanto vorrei smettere di camminare nel buio della notte per pensare, deprimermi e piangere... spero che sia vero che abbiamo solo un tot di lacrime.. perchè sembra che i miei occhi proprio non ne vogliano sapere di smetterla.

Marika, l'affranta, la sola, e stupida Marika.

18 mar 2011

Cap. 14 - sensi di colpa.

Caro Marco

devo finire  il mio racconto,  sulla strana vita di questi giorni... subito dopo essere stato da Sophie sono tornato a casa, e c'era Marika ad aspettarmi.. mi sembrava più bella e più solare del solito e io  le dovevo delle spiegazioni, almeno quelle..

"ciao amore!!! dove sei stato che sei tutto zuppo?!" lei si avvicina ignara di quanto le sto per dire,
 ignara completamente di ciò che è successo..
- sono stato da Sophie
- ah si? e come sta? Torna a Parigi?
- no a dire il vero... senti... perchè non ti siedi? ti devo parlare...
- ok, va bene... ma mi stai spaventando..
- ecco io ti avevo chiesto del tempo.. perchè mi sentivo confuso.. e.. io e Sophie siamo tornati insieme.. io ho capito che non l'ho ancora dimenticata.. e questo non è giusto per te che meriti di più..-
Marika rimane sbalordita, si alza in piedi, e io non posso fare a meno di seguire il suo movimento e mi alzo immediatamente, pronto a subire tutto quello che è giusto che io subisca..
- io..sono ..sono sconvolta... che cos'è un ritorno di fiamma? un indecisione perchè l'hai rivista?
- non è solo un ritorno di fiamma credimi -
- senti... possiamo superarlo.. cioè.. è un momento di smarrimento è possibile.. sei stressato anche a lavoro.. quindi lo capisco..-
- no, tu non devi capirmi, dovresti odiarmi! -
- no, io.. io non ti odio insomma... può capitare no?! un pò di confusione! ma poi sceglierai me, lo so sceglierai me no? -
prova a sorridere, ma il suo è un sorriso nervoso, un sorriso folle... mi avvicino a lei per cercare di farle capire bene la situazione..
- Mari, non hai capito.. quella sera che sono uscito con Sophie..ecco-
- ti ha confuso su noi!-
- no! io c'ho fatto l'amore nel nostro letto Mari!- lei mi guarda ancora più incredula e spaventata di prima, e mi tira un ceffone in pieno viso: - mi hai tradita?!
- si, ti ho tradita... è per questo che questi giorni ti ho tenuta lontana, non volevo prenderti in giro! -
lei  alza lo sguardo eh: - ah, quindi magari dovrei anche dirti grazie vero??? Oddio, non ci posso credere (si mette le mani fra i lunghi capelli neri) io ti ho detto di andare all'incontro con lei! ti ho gettato fra le sue braccia!
- No Mari, io non ho mai smesso di amare Sophie, me ne rendo conto solo ora..
- Ora??????? ora che mi hai chiesto di sposarti? ora che le mie maledette cose sono tutte qui! in questa schifosa casa? ora?! che accidenti pensavi quando mi hai chiesto di sposarti? a cosa diavolo pensavi?????? e a lei lo hai detto che ti stavi per sposare?
- no, io non gliel'ho detto..-
- sei un vigliacco!!!! per tutto questo tempo mi hai preso in giro, mi hai fatto innamorare di te! e ora mi pugnali così!
- Mari ti prego, per me non è facile, ma avresti preferito che io ti sposassi nonostante non ti amassi? nonostante pensassi ad un'altra?-
provo ad afferrarle  le braccia minute.. e lei si divincola, mi guarda con gli occhi pieni di rabbia e di lacrime:
- Sai cosa avrei preferito? avrei preferito non averti mai conosciuto.. questo avrei preferito.. e ora tu quando uscirai di qua te ne potrai andare felice a spasso con quella poco di buono! e io? io come una cretina piangerò per giorni, e non riuscirò più ad amare nessuno, non riuscirò più a fidarmi di nessuno! Cavolo! di te mi fidavo, di te mi ero innamorata!!!
- Marika mi dispiace! - l'abbraccio, lei all'inizio fa un pò di pressione, poi però smette e si abbandona, si lascia abbracciare da me - Mari, non è così, ti innamorerai di nuovo, e ti fiderai di nuovo di qualcuno che sarà in grado di amarti come hai bisogno e come meriti, lo so che ora ti sembra che il mondo ti crolli addosso, so che ora ti sembra tutto un immenso schifo.. so che ora credi che non ci riuscirai più ad innamorarti e ad abbandonarti di qualcuno.. ma non sarà così, anche questo momento passerà, anche questo brutto momento passerà!
si libera di me..
- sai cosa sei? un mezzo uomo! un disastro, sei una persona davvero orribile! spero che tu... tu sia felice con lei... Addio! -

Esce sbattendo la porta... a questo punto se questo fosse un film.. e non la realtà io dovrei andare da Sophie, abbracciarla e dirle felice che io e lei possiamo ritornare insieme e vivere il nostro "sogno d'amore"..  eh invece fisso la porta, lo stomaco si chiude...
"l'amore ti fa fare cose che non avresti mai pensato di fare.. come tradire qualcuno, come dimenticarti del  rispetto... come urlare e frantumare il cuore di qualcun'altro.. non mi sento libero, non mi sento leggero.. mi sento solo veramente e immensamente in colpa... ma  al cuore non si comanda, ho cercato di liberarmi di quello che provavo per Sophie.. ma neanche un continente intero ci ha tenuti lontani".

Jhon

Cap. 13 - pazzia degenerativa?

Caro Marco,

dopo giorni e giorni di pensieri che si affollavano nella mia testa, una settimana fa ho parlato con Marika e le ho chiesto del tempo, per riflettere.. non le ho detto che l'ho tradita.. non glielo dirò mai.. la farei soffrire inutilmente..
e la cosa buffa è che mi sono preso tempo per capire il perchè ho fatto una cosa del genere a lei, che mi ha dato una seconda possibilità di credere di poter essere amato sul serio.. e invece ho pensato solo a Sophie, a nient'altro, solo a lei e solo a quello che è successo.. non vedo come il tempo possa aiutarmi a capire... considerando che  il mio cervello si è fossilizzato su di lei..solo su di lei.

Che dovevo fare?  non ne avevo  la più pallida idea.. volevo scappare dal coglione che ero! volevo davvero essere una persona migliore, io non sono uno confuso, non lo sono mai stato! e non sono uno che tradisce la propria donna! è da vigliacchi!!

Così per distrarmi ho iniziato a camminare per la città, senza una meta, ma ad ogni passo mi stavo rendendo conto che la strada che stavo percorrendo era familiare... e ad un tratto mi sono trovato sotto casa di Sophie... in quel preciso istante, come fosse un segno del destino lei stava uscendo dal portone.. e me la sono ritrovata davanti.. ho buttato l'ombrello a terra dalla rabbia e dallo sgomento, lei mi ha guardato e ha accennato un Ciao, e io? ti starai chiedendo cos'ho fatto... ho iniziato a dirle tante cose.. :
- tu mi hai rovinato la vita! non riesco più ad essere felice a causa tua! non riesco più a guardare avanti, a ricominciare con qualcun'altro! mi stai uccidendo!
e lei: ma.. sei tu che sei voluto venire a letto con me!!! non ho fatto tutto da sola! e non ti ho costretto!
-  si ma è la tua sola presenza, il tuo solo sguardo, il tuo modo di muoverti e di parlare che mi fa perdere il controllo!!! io sono un uomo disperato, a causa tua ho tradito una donna che rispetto e che mi poteva regalare un nuovo inizio!
- non puoi rimproverarmi della tua mancanza di controllo!!!
- no non hai capito...sono un coglione..che è ancora innamorato di una donna che mi ha fatto soffrire, che è scappata dalla nostra casa, da noi.. da quello che potevamo essere, accidenti! è così difficile capire, parlare.. reagire!

siamo rimasti immobili a guardarci l'uno e l'altra, a fissarci sotto la pioggia che ci stava bagnando tutti i vestiti, le parole ci stavano ferendo e  nonostante l'acqua che cadeva impetuosa rimanevano ferme lì, non si facevano trascinare dalla forza di gravità verso il basso.
Sophie scoppia a piangere: non sono scappata da noi, sono scappata da me... Ti amo da morire Jhon, e so che può sembrarti tardi per noi, ma...
- sta zitta! - la guardavo piangere di fronte a me, come un carnefice con la sua vittima che lentamente stava morendo... le ho preso la mano, l'ho tirata verso di me, l'ho abbracciata forte, il mio cuore andava a mille...e le ho detto : anche io ti amo...

John

Cap.12 - i miei perchè..

Cara Anne,

sono molto confusa.. i giorni passano e non so cosa pensare... Jhon non si è più fatto vivo.. e non ci siamo detti mezza parola dopo quello che è accaduto... lui non può farmi questo! noi non ci possiamo fare questo!

So che è da deboli e da stupidi.. ma oggi ho aperto l'armadio che ho in camera.. e ho tirato fuori il suo scatolone.. lo scatolone di Jhon.. l'ho aperto e ho iniziato a tirare fuori tutto... un pupazzetto che aveva vinto per me la seconda volta che siamo usciti insieme in un luna park, una vecchia foto in cui mi abbraccia dopo aver trascorso l'intero giorno insieme al mare, e ci guardiamo sorridenti e felici... e tante altre cose.. e non ho potuto fare a meno di chiedermi come sia possibile.. un attimo primo due persone si giurano amore eterno, si guardano felici con gli occhi che brillano. e poi .. basta un soffio a portar via quella felicità, a portare via la serenità.. a portare via l'amore.. ma basta davvero così poco? basta un pò di pioggia a cancellare le tracce di una camminata lunga un pò di tempo sull'asfalto?

ho accarezzato la foto, e in un attimo di lucidità, ho rimesso tutto nello scatolone, e l'ho scaraventato nello sgabuzzino.. di certo vedere ricordi passati non mi aiuta ad andare avanti.. di certo pensare a lui 24 ore su 24 e chiedermi "perchè" di tutto non mi aiuta a chiudere il portone e ad andare avanti.. non sai che tentazione ho di chiamarlo, ma poi cosa gli direi? forse se non lo faccio è solo per la paura di sentirmi rifiutare un altra volta..
Forse per quanto io possa essere ottimista quello non era un nuovo inizio, ma La Fine.

Sophie.

13 mar 2011

Cap. 11 ..cos'è successo?

Caro Marco,

ti devo raccontare una cosa che mi è successa.. che ancora non riesco a metabolizzare, ti scrivo un email perchè ho cercato di contattarti ma a quanto pare sei pieno di lavoro.. ad ogni modo.. ho bisogno di parlare con qualcuno...

l'altra sera ho rivisto Sophie, lei mi ha proposto di vederci per un drink e io non ci vedevo nulla di sbagliato, l'ho detto a Marika e anche lei mi ha detto di andare.. non che avessi bisogno del suo permesso.. se mi avesse detto no sarei comunque andato, avevo voglia di rivedere Sophie nonostante tutto...

beh, abbiamo fatto sesso.. io non so cosa mi sia preso, insomma sono stato un coglione,ero riuscito a dimenticarla, o almeno ci avevo provato... tutta la sera le ho parlato di Marika elogiandola, e mi sentivo stupido mentre dicevo tutte quelle cose su di lei... ma mi sembrava una giusta mossa per evitare che Sophie si facesse qualche illusione.. e ancora prima di rendermi conto l'ho invitata a casa mia, l'ho vista seduta sul mio divano.. e non ho resistito, l'ho afferrata e l'ho fatta mia... mia come non lo è mai stata... mi sento un criminale, come se avessi ucciso qualcuno... ho tradito Marika, e ancora non riesco a capire perchè non sono riuscito a resistere a lei, lei che ha infranto tutti i miei sogni sull'amore andandosene da me.

Che accidenti mi prende?

Jhon

Cap. 10 - to be continued...

Cara Anne.

sembra strano, ma ora sto scrivendo a te... tu sai che giro questa carta ha fatto giusto?? sai quante lettere poco più di un anno fà ho scritto a Jhon, per convincerlo che forse fra noi le cose non erano finite, che forse c'era ancora qualcosa rimasto  in sospeso... beh l'altro giorno a distanza di tempo ci siamo rivisti e... bhè io non so cosa ci sia sotto.. ma le cose sono andate più o meno così:

ci siamo incontrati in un pub aperto da poco, giusto per bere qualcosa insieme, l'iniziativa di vedersi è stata mia.. dovevo ridargli alcune sue cose.....e ho pensato che fosse  giusto per fare un resoconto della nostra vita e dei cambiamenti vissuti in questo anno separati.
John è arrivato ed era bello come sempre, forse anche più di come lo ricordavo.. ma non è questo l'importante.. l'importante  è quello che ho provato quando l'ho visto entrare dalla porta... qualcosa mi ha bloccato il respiro.. che dico..qualcosa.. lui mi ha bloccato il respiro.

passati i convenevoli ci siamo seduti, io ho ordinato un Cosmopolitan, e lui un Gin Lemon, e ci siamo messi a parlare del più e del meno.. mi ha raccontato che dopo qualche mese dal mio viaggio, ha conosciuto e incontrato il suo "amore", si chiama Marika, e lui ne è follemente innamorato.. durante tutta la serata ha sempre sottolineato di quanto fosse felice con lei e di quanto lei fosse perfetta... non ti dico come mi sono sentita.. una stupida! ecco come mi sono sentita... perchè mai mi stava facendo questo?
poi finiti i drink arriva la sua proposta: ti va di venire a casa mia? ti faccio vedere com'è diventata ora... quella che prima era la nostra di  casa.. sai ho fatto un sacco di cambiamenti!
un sacco di cambiamenti! capisci? io ho accettato, sono andata, ed era cambiato tutto, addirittura il colore dei muri, come se avesse voluto cancellare tutto di me, qualsiasi piccola traccia di quello che eravamo!
E poi.. affranta e amareggiata per questo suo "volermi escludere da tutto"  che.. mi sono fermata a vedere un quadro appeso nel corridoio...un quadro in cui due persone si tenevano la mano  .. dicendo..: bello questo quadro! di chi è?, e lui che stava arrivando dalla cucina con i drink in mano mi risponde: me l'ha regalato la mia Marika... non so è di un artista suo amico!... non finisce neanche la frase si avvicina a me mi dà il bicchiere pieno di Gin, brindiamo poi alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi.. mi stava guardando in una maniera familiare, uno sguardo decisamente pericoloso.. ti giuro... io ho cerato di  spostare lo sguardo altrove.. sul divano.. per togliermi dall'imbarazzo.. : che dici posso sedermi? e lui: certo sediamoci, allora che pensi della casa?
poggiamo i drink sul tavolo ed eccolo lì.. il frangente.. l'attimo fatale... lo sguardo pericoloso che ritorna.. i nostri occhi si incontrano prima ancora che io riesca a rispondere alla sua domanda, jhon mi prende il viso fra le mani e le nostre labbra  iniziano ad unirsi in un ballo pieno di passione, un esplosione di sensazioni e emozioni... Jhon mi stava baciando.. e da li, ha cominciato ad accarezzarmi nervosamente, e io confusa ..attonita  mi sono abbandonata a questo fuoco fra noi, tutto è avvenuto velocemente, selvaggiamente.
ora..  io non so se fosse il gin o altro, ma penso che non avessimo mai fatto l'amore a quel modo...

E subito dopo, con lui addormentato a fianco.. ho iniziato a farmi mille interrogativi.. diceva tanto di amare Marika, che era la sua donna perfetta, la donna dei suoi sogni, ma.. perchè l'ha tradita???  perchè abbiamo fatto l'amore se il nostro era un capitolo chiuso? perchè ha cambiato tutto, e ora invece mi ritrovo sul suo letto.. sul nostro letto?

mi sono rivestita.. ancora prima che lui si svegliasse, io ero già da sola a camminare per strada.. impaurita, confusa, e colpevole.. decisamente colpevole.. io ero l'altra.. e Marika? cos'è lei? lei è la titolare o solo una che sta in panchina? eppure dovevo essere io quella che aspettava di esser convocata.. cos'è successo!?

11 feb 2011

Cap.9 - semplicemente addio...

Caro Jhon,

Le tue sono parole decisive, e giuste, e probabilmente questa sarà la mia ultima lettera a te, non perchè io provi un certo risentimento.. ma perchè se vuoi e se voglio dimenticarti... dobbiamo prendere le nostre rispettive strade... io la mia, tu la tua... siamo stati davvero una bella coppia insieme, davvero il massimo che potevamo, io avrei voluto riprovare... ma hai ragione, riprovare qualcosa che si è già fatto che senso può avere?

E allora provo ad andare avanti, con il tuo ricordo impresso nel cuore e nella mente.. sto tornando a casa, sarà strano non avere più le tue cose intorno, cose che tutti i giorni mettevo al loro posto... e ora chi metterà apposto il mio cuore? ma va bene così... non dico che ti aspetterò, non lo farò.. ma non dico neanche che dentro di me non ci sarà neanche un piccolo granello di speranza... sarei davvero una bugiarda a non ammetterlo.. mi faccio da parte mio tesoro, e spero che anche tu troverai la felicità.

Torno in terra natìa,
Ti amerò sempre.

Addio. Sophie.

10 feb 2011

Cap. 8 - Adieu

Cara Sophie,

il punto è che il nostro tempo ormai è andato, io sono del parere che quando una persona ha fatto tutto quello che poteva e voleva per far funzionare le cose, non ha rimpianti.. o ripensamenti.. e io non ne ho, quindi per ora cara Sophie, io continuerò a rattristarmi la mattina, ma a lungo andare la sofferenza si attenuerà.. e tu continuerai ad osservare la gente che passa, e smetterai di cercarmi in tutti quei visi, in tutti quegli sguardi... perchè il nostro tempo è andato.. ci apparteniamo e forse ci apparterremo sempre... ma cosa accadrebbe se ci riprovassimo? che tutto andrebbe esattamente com'è andato.. i primi mesi ci sarà solo amore, gli ultimi solo litigi, e tutto andrà di nuovo com'è andato.. e i mesi i giorni.. ripercorreremo le stesse situazioni gli stessi passi... e forse poi ripartirai ancora.. stavolta a Londra magari...

Cara Sophie, ti amo ancora, ma amo molto di più me stesso, e ho rispetto per quello che siamo stati, talmente tanto che non voglio rovinare quel bel ricordo con un futile tentativo goffo di far tornare le cose come erano.. si va solo avanti Sophie, non si torna indietro... non si ritorna mai indietro.

Ti auguro tutta la felicità del mondo, resterai sempre nel mio cuore.. ma se c'è ancora tempo per noi, non è di certo ora, magari in futuro ci rincontreremo, e saremo talmente diversi da ricominciare davvero a conoscerci, e scopriremo nuove cose, nuovi aspetti di noi.. ma non adesso.. un vaso rotto, è un vaso rotto, puoi rimettere insieme i cocci, ma le crepature rimangono.

Con affetto. John

6 feb 2011

cap.7 - Quanti Forse.. buttarsi e via!

Caro Jhon,

qui la primavera è spettacolare come puoi immaginare... la città è tutta colorata e ogni mattina, continuo ad aprire la finestra e a sorridere, però mi giro e non ho più nessuno da prendere in giro..

Io non so perchè la gente  dice ti amo, e dopo poco infierisce arrabbiandosi l'uno contro l'altro.. secondo me è la paura di ferirsi, secondo abbiamo sempre paura quando si tratta di mettersi in gioco e amare qualcuno di uscirne completamente lesi.. è la paura che a volte ci fà deconcentrare e ci fa resettare il cervello.. la paura che le cose non vadino per il verso giusto, la paura di cadere e di non riuscire più a rialzarsi.. sai qual'è il problema? la gente pensa troppo.. ci sarebbero meno litigi se le persone iniziassero a perdersi in altro, a buttarsi a capofitto nelle cose.. quando stiamo con qualcuno ci dimentichiamo che prima di tutto noi siamo noi stessi.. siamo noi stessi collocati e affiancati da altri come noi.. ma non ci si fonde.. non ci si deve fondere.. perchè altrimenti poi si rischia  di darsi la colpa reciproca di mancate concessioni o di mancate occasioni.. perchè credi che ora io mi trovi qui? perchè non avrei mai voluto darti la colpa di non aver trovato me stessa, di non essere soddisfatta  della mia vita a causa tua.. anche se questo comportava perderti..anche se forse ti ho perso.. ma ti ho perso? perchè non sento un vuoto dentro.. sento che una parte di me ti appartiene ancora, che ti apparterrà sempre..

io credo che potranno passare continenti fra noi, passare giorni, o potremmo incontrare altre persone.. ma certi rapporti, certi amori non finiscono mai... sono destinati a vivere per sempre.. ma non è detto che siano destinati a durare camminando insieme con la stessa lunghezza nel passo.. magari sono semplicemente destinati a durare a distanza... solo a distanza.

Mentre ti scrivo sono seduta in un parco, su una bella panchina di legno, chissà quante persone si saranno sedute qui e avranno pensato ai propri amori anche solo per un secondo, alla propria vita.. al proprio destino.. alzo gli occhi e davanti a me uno spettacolo assurdo... la panchina si trova sopra ad un bel panorama.. il sole picchia sul mio viso, mi sento felice e tutto intorno a me si colora.. come diceva Ungaretti, "M'illumino d'immenso".

nel frattempo mi rendo conto che vedo tanta gente passare per di qua.. e io continuo a guardarli tutti, e li guardo perchè in qualche modo contorto nella mia testa ti cerco... ti sto cercando fra tutti questi volti.. Jhon, non so che ne sarà di noi... ma se tu vuoi.. senza  pensieri tornerò da te. se tu vuoi.. forse c'è ancora un tempo per noi..ma senza complicazioni senza chiedersi troppo se sia giusto o meno, abbandoniamoci con le mani davanti agli occhi, buttiamoci e vediamo semplicemente com'è la vista.

Forse Tua, Sophie.

5 feb 2011

Cap.6 - Sophie..torna...

Cara Sophie,

è bello leggere tutto quello che scrivi, riesci a convincermi con le tue parole, è una dote che hai sempre avuto.. riuscire a farmi dire di Si anche quando la mia testa mi diceva di dirti No.

I giorni passano tutti uguali.. e io sono stufo, il capo reparto oggi mi ha comandato a bacchetta tutto il giorno.. avrei voluto gridargli in faccia che non sono un suo servo.. invece non l'ho fatto.. perchè quel lavoro mi serve.. perchè mi ridurrei pure a fare lo schiavetto per raccimolare il mio bello stipendio a fine mese.. sono davvero triste.

 Com'è la la primavera? qua iniziano i primi germogli.. la mattina la prima cosa che faccio è aprire tutte le tapparelle della finestra così che possano entrare i raggi di sole, dovresti vedere la stanza.. diventa d'un colpo solo tutta illuminata.. dovresti vedere la stanza.. la nostra stanza, quella che ci ha visto protagonisti di tormentate notti piene di passione, quella che ci ha visto protagonisti di tormentati litigi negli ultimi tempi... mi sono sempre chiesto.. come possano due persone che il giorno prima si dicono ti amo, passare a gridare e infierire l'uno contro l'altro? com'è possibile che basti un niente per scattare? come se la testa premesse CTRL + ALT e CANC e si resettasse tutto.

Una cosa è certa però, quando apro la finestra rivedo la tua immagine, era una cosa che facevi tu la mattina per svegliarmi.. e lì ti rivedo solare e brillante come eri.. e come sei, che ridendo mi dici: Dai svegliati!!! è tardi!!

Ora mia dolce e complicata Sophie c'è solo una sveglia smorta e lamentosa che mi sveglia la mattina.. ogni volta che suona le tiro un pugno per abbatterla e farla smettere.. ma sembra indistruttibile.. perché  gli oggetti sembrano essere indistruttibili, mentre le persone no? perchè ci distruggiamo con niente? perchè ci siamo distrutti io e te?

Aveva ragione Catullo con il suo "odi et amo", più passa il tempo e più ti amo, più ti odio.. e più continuo a volerti di nuovo qua.

Jhon

Cap. 5 - Mon Cher..

Caro Jhon,

si è vero trascorrono sempre molti giorni dalle tue risposte, ma per me l'importante è che tu risponda... il mio viaggio interiore sta andando molto bene, di giorno mi piace semplicemente camminare per le strade di Parigi, quei vicoli pieni di poesia, raccogliere ogni mia piccola sensazione in un tacquino che porto sempre con me... ho paura.. ogni volta che vado in qualche posto, scatto una miriade di foto, perchè ho paura di dimenticarmi le emozioni e le sensazioni provate, almeno così ho la certezza che non dimenticherò tutto... è per questo che sono sempre stata del parere che i viaggi vanno fatti con un certo stato d'animo, con la ricerca di quel qualcosa in più che una volta scoperto.. non potrà andarsene facilmente.

Non so quando tornerò, sicuramente non potrò restare moltissimo tempo, senza lavoro non ho abbastanza soldi per mantenermi.. ma resterò ancora qualche giorno.. e poi ritornerò.. inizia un pò a mancarmi la mia vita, il mio letto, le mie abitudini.. e non mi sto lamentando sai.. è proprio quello che volevo.. ossia perdere momentaneamente tutto quello che avevo, perdere il controllo... per poi cercare di riprendermi tutto con una visione della vita diversa.

Ieri sono stata al Louvre, non sono un'amante particolarmente appassionata dell'arte, ma lì dentro non puoi far altro che diventarlo! quei quadri sono di una meraviglia inaudita!! sai cosa mi è stato detto? che per visitare e vedere tutti i quadri del Louvre dovresti passare 12 secondi davanti ad ogni quadro, 12 secondi in 365 gg, tanto è immenso da non poter fare altrimenti!

E l'ho vista.. ho visto la Gioconda.. mi sono fermata lì davanti a lei.. a me sembra una donna triste.. enigmatica ma triste.. chissà se ha mai conosciuto la felicità.. ho cominciato ad interrogarmi sulla sua storia.. e non come uno studioso alla ricerca del mistero.. ma come una ragazza che si interroga sulla protagonista di un'opera come quella.. chissà qual'era la sua storia.. magari aveva una famiglia, e un marito che aveva sposato in uno di quei matrimoni combinati, e magari in segreto amava qualcun'altro... oppure era una donna sola? chissà.. sono stata un'ora a fantasticare su di lei.. un'ora che ho tolto al mio ordinario fantasticare su di me. =)

So che non mi dimenticherai.. e non per le innumerevoli foto fatte insieme..ma non mi dimenticherai per quello che abbiamo passato insieme, quello che reciprocamente ci siamo dati mio dolce amico, per questo paragono  questo viaggio a noi.. non basta scattare foto e girare in lungo e largo.. bisogna aprire il cuore alle sensazioni e alle emozioni semplicemente abbandonandosi ad esse... quello si che non può cadere nel dimenticatoio.. che non è preda delle distrazioni quotidiane.

Ti saluto con amore e dedizione.
Tua Sophie.