20 mar 2011

Cap. 17 - Martiri

Caro John,

ho riflettuto sulla nostra litigata.. e si mi rendo conto di essere stata un pò inopportuna.. forse l'ho fatto semplicemente perchè sentivo di aver vinto... aver vinto una battaglia.. lo so.. so essere una vera stronza quando mi ci metto.. non posso darti torto.. non ho pensato che le nostre azioni hanno sempre delle conseguenze, non ho pensato che le conseguenze potessero essere negative per qualcuno.. ho solo pensato che fossero positive per me.. insomma non devo spiegarti come sono fatta.. penso che tu lo sappia già.. ma non sai che questo nostro nuovo inizio non è un capriccio.. è davvero qualcosa a cui tengo smisuratamente, quindi è per questo che l'altro giorno sono andata a parlare con Marika..

sono andata al ristorante dove lavora, dove mi hai detto che vi eravate conosciuti.. mi sono seduta sul primo tavolo libero, e una bella ragazza mora, molto cortese, si è presentata da me portandomi i menù..
- Buongiorno! Ecco il menù, scelga a poi quando ha fatto ripasso a prendere l'ordinazione.-
- Si, grazie..-
ho studiato in lungo e largo il menù, ma tanto non ero lì per mangiare quindi l'ho richiuso facendomi vedere da lei, così che potesse venire a prendere l'"ordinazione".
- Eccomi, mi dica!-
-Ecco io a dire la verità non sono venuta qui per mangiare... so che questa mia affermazione probabilmente le sembrerà assurda.. e lei sempre probabilmente ..non sa chi sono io  anche perchè..se lo sapesse non mi avrebbe nè dato il buongiorno nè tanto meno il menù... oddio il menù magari in testa me lo avrebbe dato.. però..mi scusi... sto farneticando... sono qui per parlare con te, io sono Sophie..- e allungando la mano verso di lei.. ma come in effetti mi aspettavo lei non ha fatto lo stesso..
- Che cosa ci fai qui? -
- io..ecco sono venuta per parlarti.. -
- se non sei qui per mangiare, il mio lavoro non mi richiede di sedermi e ascoltare i clienti che farneticano.. quindi puoi tranquillamente andartene!-
- Marika ti prego.. aspetta... lasciami dire quello che ho da dirti-
- Perchè dovrei? ho per caso una pistola puntata nella tempia? e anche se fosse credimi non so cosa sceglierei per certo.. se ascoltare le cose che hai da dirmi o il metallo freddo sulla fronte..-
- Wow cavolo... beh ad ogni modo.. non credi che stiamo perdendo tempo a dirci queste cose.. insomma non si farebbe molto prima se tu ti sedessi per 10 minuti, mi ascoltassi e poi non mi vedessi mai più nè in questo ristorante nè nella tua vita?-
- Oppure potrei andarmene semplicemente e fregarmene di te-
- Tu non sei così.. non sei una persona come me che se ne frega..-
- Già non sono una stronza come te.. ma me ne frego comunque! -
- Aspetta- e l'ho afferrata per un braccio - ascolta.. io non mi do per vinta mai, quindi credimi è meglio che mi ascolti ora.. così almeno non mi rivedrai mai più..-
- mi stai minacciando? -
- no.. ti sto solo evitando di odiarmi più di quanto tu non stia già giustamente facendo.. senti lo capisco, ok ..che non vuoi ascoltarmi... io lo capisco... neanche io mi ascolterei probabilmente se fossi in te.. ma lo hai detto tu no? grazie a Dio tu non sei come me... quindi che ti costano 10 minuti?-
-...ok (sospirando) vado un attimo ad avvertire i colleghi.. non posso fare come voglio... aspetta-
-  ok va bene. -


Sai la sera che io e te siamo usciti, tu hai elogiato molto Marika, e io pensavo che fosse solo un disperato tentativo di tenermi lontana, ma le cose che hai detto su di lei erano vere.. lei non è come me, anzi, è gentile, corretta, c'è gentilezza in ogni suo movimento, è una persona dolce e speciale e sicuramente non egoista come sono io.. non sto facendo la vittima credimi, è solo una semplice, pura constatazione.


- eccomi.. che c'è? -
- siediti per favore... -
- non darmi ordini... -
-Ok scusa.. -
- Forza che hai da dire? -
- beh ecco... l'altro giorno quando John è tornato dopo aver parlato con te.. io mi sono comportata da vera stronza...  fregandomene totalmente di quello che potevi sentire tu o di come stavi tu, e non perchè sei tu in particolare.. ma semplicemente perchè io non mi curo molto degli altri.. anche quando me ne sono andata a Parigi, non mi sono curata dei sentimenti e delle persone che ho lasciato qua.. E ecco il punto è che John ti ha difesa, si è schierato dalla tua parte, si è arrabbiato e se ne è andato... e so che questo a te non importa.. ma  io subito ci sono rimasta male.. poi ho capito.. ho capito che dovevo parlarti, dovevo conoscerti per capire.. -
- cosa devi capire?-
- Che in amore siamo dei martiri.. insomma guardati.. sei perfetta, sei bella, sei attenta ai sentimenti degli altri, sei dolce, posata, hai tutto quello che un uomo vorrebbe tutto quello di cui john avrebbe davvero avuto bisogno.. ma lui è un martire e ha scelto me..-
- Fammi capire.. sei qui per quale accidenti di motivo? sbattermi in faccia che ti sei ripresa il tuo uomo? o fare la vittima? perchè in entrambi i casi  mi stai solamente nauseando..-
- No, non sono venuta per questo.. e in effetti devo finire il mio discorso... sono venuta per capire cos'ha perso per stare con me..non te lo sto dicendo per farti contenta.. credimi non sono diventata generosa tutto ad un tratto... ma per dirti che mi dispiace.. mi dispiace di non aver portato rispetto a te, e a lui.. mi dispiace che ora tu non ti fidi di nessun essere umano.. e mi dispiace per quello che stai passando.. e non mi giustificherò per quello che ti ho fatto o quello che john ti ha fatto.. ma quello che voglio dirti è che il problema non sei tu, il problema siamo io e John, è la nostra storia che non era finita.. era ancora in sospeso.. lui ha pensato e ha provato seriamente ad andare avanti... ma ferirti non era sua intenzione... e neanche la mia.. -
- Ok...-
- Ok?-
- Si... immagino che tutto questo sia strano... ma ok.. sai io non ci tengo a fare la figura della donna forte.. quindi ti dico chiaramente che ci sto malissimo... che non passerà per adesso.. ma passerà, quindi la ferita è ancora aperta ed esposta.. non posso dirti altro se non.. ok.
- E va bene sai... insomma non mi aspetto che tu mi dica chissà cosa.. per me è tanto che tu sia stata qui ad ascoltarmi -
- Già... lo puoi dire forte.. se fossi stata più forte ti avrei davvero tirato il menù in testa..-
- Grazie per non averlo fatto allora..-
- Prego.. ora però dovrò trovare qualche altro modo per sfogarmi sai..- me l'ha detto sorridendo.. non credo di aver affievolito il suo dolore.. ma almeno per una volta ho provato a non pensare solo a me.

Tua... se ancora lo vuoi, Sophie.

4 commenti:

  1. Cooooooooolpo di sceeeeeenaaaaaa!!!! :O Io questa mai e poi mai me la sarei aspettata!!!! :O
    "in amore siamo dei martiri", questa frase me la devo segnare, se crei una nota su Fb la ricondivido subitissimissimo! :P è troppo vero! :D Ma l'amore non è razionale, l'amore è... l'amore! Ci fa fare cose che, se avessimo anche solo un minimo sale in zucca, non ci sogneremmo neppure. Ma... allora non sarebbe amore :)

    E poi? E poi? :P Come prosegue? :P

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  2. azz rileggendo non ho scritto proprio in italiano corrente!!! dovrò rimediare!!!! =)

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