15 giu 2011

Cap. 31 - Fine.

Caro Marco,

Penso che questa sarà una lettera conclusiva, poi capirai il perchè.

Ieri sera volevo portare a cena fuori Sophie, ma lei testarda com'è non voleva, aveva voglia di mettersi in pantofole, mangiare e sdraiarsi davanti la tv per riposarsi e cancellare i ricordi di una giornata lavorativa pesante..così ho messo da parte il mio "piano" di creare una situazione perfetta pensando di rimandare tutto quello che avevo in mente,.. anche se con un pò di dispiacere!

Poi è successo un fatto assurdo che ha cambiato le carte in tavola, Sophie si è arrabbiata perchè non ho portato fuori la spazzatura.. assurdo, ha iniziato ad urlare dicendo che su di me non si può fare affidamento e che deve fare tutto lei...
- Dai smettila Sophie..
- No non la smetto! accidenti una cosa ti avevo chiesto!
- la porto fuori domani!
- Oggi la dovevi portare! ma per quale accidenti di motivo parlo ancora con te che tanto non mi ascolti! -
ha iniziato ad accelerare il passo verso la cucina come ogni volta che si litiga per qualcosa ..
 il rituale solitamente è:  si siede  al tavolo, prende il barattolo della Nutella e ci fionda il cucchiaio, inizia a calmarsi e poi mi chiede scusa perchè è nervosa dicendo che  quando sta così poi, senza volerlo ,se la prende con me.. e anche stavolta il rituale non è stato smentito!
E io: si ma così non va bene... sono sempre il capro espiatorio di tutte le tue giornate no!!
- lo so e mi dispiace ma che devo fare se faccio così?
- non farlo!
stavo iniziando ad adirarmi ..tutto questo per un pò di spazzatura! poi lei mi ha guardato, aveva la nutella sul naso e si era sporcata come una bambina, così ho iniziato  a ridere come un pazzo!
- perchè ridi?
- ahahahah dovresti vedere la tua faccia sei sporca di nutella dappertutto!!
- ma dai non esagerare- si era calmata, mi ha guardato ed è scoppiata a ridere, ha preso il cucchiaio e mi ha buttato la nutella in viso - ecco ora siamo pari!-
e abbiamo iniziato a ridere come matti, con quella complicità assurda, difficile da raggiungere con le persone!
- allora vuoi la guerra ragazza!!!!- l'ho presa di peso facendole mollare il cucchiaio, e l'ho portata di forza sul divano,ignorando i suoi ordini di lasciarla andare.. abbiamo iniziato a fare "lotta" lei con quei pugni cosi piccoli sulla mia schiena, sembravamo due bambini idioti che lottavano per le caramelle.
Ad un certo punto ci siamo fermati, lei era sotto di me, ancora sporca di cioccolato.. ci siamo guardati occhi negli occhi, i suoi brillavano e probabilmente anche i miei, alcuni momenti sono così speciali che sei sicuro che anche l'altra persona sta provando le tue stesse emozioni... mi sono bloccato, e poi senza rendermene conto...
- Sposami -
- Cosa?!-
- Ti amo... e  voglio che serate come questa si ripetano per sempre, vuoi sposarmi?-
l'ho sconvolta lo so... ma ci sono quei momenti perfetti che non ti puoi far scappare e ne ho approfittato prima che se ne andasse..
- Oddio... Certo che lo voglio!- e mi ha stretto forte con le braccia verso di lei... e ha iniziato a piangere dalla felicità, mi ha baciato e le sue labbra erano un misto di cioccolata e lacrime...

Avevo progettato di chiederle di sposarmi diversamente, in un ristorante, vestiti perfettamente e con la musica di sottofondo, ma la cosa che adoro di più del nostro rapporto e dell'amore in generale è che niente è mai scontato, può arrivare un uragano che ti mette in difficoltà, ma anche un arcobaleno grandioso con dei colori che non credevi possibili, che ti lascia a bocca aperta.. e questo momento era decisamente un arcobaleno!

Io e Lei per sempre, in una nuova vita.

John.
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Caro futuro marito,

è passato un giorno da quando mi hai chiesto di sposarti e da allora, non penso ad altro! sono sempre stata certa di non essere una persona da matrimonio, ho sempre rifiutato l'idea, ma al pensiero di vivere i miei giorni felici e i miei giorni tristi con te, non ho potuto dire di no! E tu sai quanto sia difficile per una come me, abituata a scappare quando le situazioni si fanno difficili, fermarsi, e intendo fermarsi sul serio.

Ho capito che questo era il momento di mettere radici, so che ci saranno momenti difficili, che metteranno a dura prova la nostra resistenza come coppia, ma se cammineremo sempre insieme mano nella mano, verso la stessa direzione, ognuno con la propria singola, e unica vita, ce la faremo... due vite autonome che percorrono la stessa via. Tu mi insegnerai a vedere con i tuoi occhi il mondo, e io ti insegnerò a vedere con i miei, quando cadrai sarò lì a darti la mano per aiutarti a rialzarti e lo stesso so che farai tu.  Quando la notte avrò freddo nell'anima perchè delusa dalla vita o dagli amici, ci sarai tu che mi stringerai forte a te con il tuo calore e saprò che non sarò più sola.

Tua, per il resto dei giorni, Sophie.

Cap.30 - Vuoto a Rendere!

Cara me stessa,
a quanto pare non ci si può fidare di nessuno al di fuori di sè s.. credevo molto in Anna, era la mia migliore amica, o almeno pensavo.. probabilmente è ora di fare pulizia delle persone che mi sono intorno, non serve a nulla avere dei nemici che aspettano inesorabilmente il momento in cui cadrai per godere.

Così sono andata a casa di Anna l'altro giorno.. e l'ho affrontata, lei ovviamente ha negato, ha detto che Marika si è inventata tutto... ma io mi ero procurata le prove di quello che Marika mi aveva scritto, con la sua collaborazione avevo tutti i messaggi che Anna le ha  mandato negli ultimi mesi... glieli ho sbattuti in faccia, dicendole che deve uscire dalla mia vita.. che per quanto mi riguarda per me non esiste più.
Mi ha pregato di non dirlo a John, le ho risposo che non intendo essere una pedina della sua folle mente, e che quindi avrei fatto quello che avrei ritenuto più opportuno.

Rileggendo le righe scritte sopra, penso che potrei sembrare una persona forte e distaccata, in realtà non è così.. è solo una facciata, non so se qualcuno se ne sia mai accorto.. a volte posso sembrare molto dura e severa, la realtà è che non mi perdono, non perdono alcune decisioni sbagliate che ho preso, che hanno portato John lontano per mesi, ho vissuto da parassita, fino a quella notte, quella notte in cui ho visto ancora un barlume di speranza nei suoi occhi... pagherei per vedere quegli occhi per il resto dei miei giorni.

Quando ho letto la lettera di Marika, ho pianto per almeno 4 giorni, tanta era la delusione, ti fidi di qualcuno, gli dai un pezzo di te, un pezzo del tuo cuore e quel qualcuno non esita un attimo per sbriciolarlo fra le sue mani, cosa ti porta oggi a voler bene qualcuno e domani ad odiarlo? 

Non mi so rispondere, ma una certezza ce l'ho, appena finito di scrivere questa lettera, la piegherò, la riporrò in un cassetto e la ritirerò fuori fra qualche anno, per riderci su, oppure per ricordare con le lacrime agli occhi un qualcosa che non c'è più... e subito dopo averla riposta lì, andrò dal mio uomo che è di fronte alla televisione ignaro del mio sconvolgimento interiore, che terrò per ora per me stessa... e gli darò un bacio, lo stringerò a me e gli dirò che lo amo... e rimarremo così tranquilli a vivere la nostra quotidianità per cui abbiamo lottato tanto.

Sophie.