30 apr 2011

Cap. 28 - Lascio il campo.. torno in panchina aspettando di giocare titolare in un'altra squadra !

Anna,

le tue parole mi fanno ribrezzo, chi sei tu per capire di cosa ha bisogno o meno John? da dove ti viene questa presunzione?
sai che cosa farò? un bel niente! mi sento una stupida, una serpe per tutto quello che ho fatto per dividerli.. e l'unico pensiero che mi rassicura è il fatto che nonostante i miei e i tuoi artefizi... non ci siamo riuscite...

Esistono cose, chiamate "limiti" e io sono caduta troppo in basso per valicarli... mi fermo qua. Non posso combattere contro la roccia, ha un essenza troppo forte, e fra loro questo sentimento è indistruttibile.. quindi da persona pentita e amareggiata per i propri comportamenti.. ti chiedo di metterti da parte come ho deciso di fare io.. noi non siamo nessuno per decidere la sorte degli altri, io non sono nessuno.

Non so esattamente perchè tu abbia questa alta considerazione di me e una bassa considerazione di Sophie, infondo tu non conosci nè me nè lei..  probabilmente non vuoi neanche bene come dici a tuo fratello.. altrimenti capiresti che ad un certo punto dovresti mollare la presa e pensare ai fatti tuoi.

Con questa lettera, chiudo per sempre i miei rapporti con te.. già fatico a guardarmi allo specchio la mattina, ci manca solo che io continui a seguire i tuoi stupidi e malvagi consigli... sono una persona buona, sono diversa da quella dei mesi passati.

ho perso, mi sta bene.. ora voglio vivere la mia vita e trovare qualcuno che mi ami davvero per quello che sono... nonostante tutto ci credo ancora.

 lascio il campo... e torno in panchina aspettando di giocare titolare in un'altra squadra.

Addio. Marika.

28 apr 2011

Cap. 27 - i Nodi non sempre vengono al pettine

Cara Marika..

ho continuato a ricevere lettere da parte di Sophie, che mi ha raccontato tutto l'accaduto... lei ovviamente non sa che ci sentiamo..  non lo deve sapere... ma che diamine hai combinato? pensavi davvero di riprenderti John con questa bugia più grande di te?!

Lo sai, ho sempre pensato che fossi tu quella giusta per mio fratello, e non Sophie,  lei è una testa calda... lo farà soffrire! e lui continua imperterrito a volerla con lui, a voler stare con lei, giuro non lo capisco... ne ho parlato anche a Marco il suo migliore amico... ma sembra davvero che John sia talmente accecato.

Mi dispiace Marika, per come è andata.. ma sono certa che fra John e Sophie le cose non andranno bene e si lasceranno di nuovo per l'ennesima volta.. e stavolta potrai riprovare a riprendertelo... intanto però cerca di sondare il terreno.. scrivigli una lettera di scuse per come ti sei comportata... lui è buono ti perdonerà.
Io non risponderò alle lettere di Sophie, non saprei cosa dirle, di certo non posso dirle che la odio e che per quanto mi riguarda lei dovrebbe tornarsene a Parigi.. pensa che io e lei siamo ottime amiche.. figurati!
non so come faccia ad essere così sciocca sinceramente, forse sono solo stata brava a farglielo credere.
Aspetto una tua risposta mia cara, mi raccomando, ricordati che io faccio il tifo per te!!!

un bacio, Anna.

21 apr 2011

Cap. 26 - All You need is love

Caro Marco,

l'altro giorno sono tornato a casa, e ho visto la valigia di Sophie sopra il letto, non sai che sollievo! lei era tornata.. Si è vero le cose si erano molto complicate ultimamente, ma ormai ero pronto a buttarmi alle spalle gli eventi degli ultimi giorni che ci avevano allontanati e a ricominciare tutto daccapo... ecco come sono andate più o meno le cose:

- Amore mio sei tornata?!-
- Si.. sono tornata-
io non vedevo l'ora di abbracciarla.. tant'è che sono corso verso di lei.. ma quando ho visto che per lei non era lo stesso, mi sono trattenuto..
- Che c'è che non va Sophie?
lei ha alzato lo sguardo, aveva gli occhi lucidi, e io non riuscivo a capire.
- C'è che, si è vero, sono tornata, dopo l'ennesima volta che me ne sono andata però!
- Che vuoi dire? quello che conta è che siamo io e te come sempre.
- Eh no, non siamo sempre io e te, ci sei tu e ci sono io, che insieme non riusciamo ad essere un "noi".
- io non capisco..dai siediti parliamone.
- ok.
ci siamo seduti sul letto, le ho messo un braccio attorno al collo, e con l'altra mano le accarezzavo il viso.. volevo cercare di capire cosa le stava passando per la testa, quanto avrei voluto leggerle la mente, leggere aldi là delle sue parole.
- spiegami perché stai così, insomma ci sono delle difficoltà, ma le abbiamo superate insieme non credi?
- se per insieme intendi, io che faccio la valigia per andare a Parigi  o andarmene di casa..-
- senti Sophie, devi spiegarmi cos'hai, perchè vedi io sono tornato qui oggi, ho visto la valigia sopra il letto e subito il cuore mi si è fermato in gola, avrei voluto stringerti forte dalla felicità, ma tu sei venuta da me con gli occhi tristi e lucidi, quindi spiegami..-
- Non funzioniamo John, io e te come coppia... forse l'amore non basta..
- è vero amarsi non risolve tutto, ma sbagli nel dire che non funzioniamo come coppia, la realtà e che non ci abbiamo davvero mai provato ..-
- perchè non ci abbiamo provato?
- perchè abbiamo paura.. infondo penso che tutte le vicessitudini che ci sono accadute, come il viaggio a Parigi, il lasciarsi e mettersi con altre persone, beh sono ostacoli che abbiamo inconsciamente messo fra noi per paura di vivere fino in fondo questa storia..-
- sai.. quando ero piccola, e mia madre mi leggeva le favole.. io mi dicevo sempre: che bello innamorarsi! deve stravolgerti davvero la vita!! ho sempre pensato che amare fosse qualcosa di semplice e di normale.. ma crescendo mi sono resa conto che non è  facile.. insomma spesso si dice troppo facilmente "ti amo" non credi? eppure io l'ho detto poche volte, e l'ho detto solo a te... perchè lo sentivo davvero.. e ogni volta era a causa di un emozione che non riuscivo ad arginare, un emozione che mi strappava il cuore dal petto..però poi mi domando.. se amare ci rende felici, perchè negli ultimi mesi mi sono spesso trovata a piangere a causa di questo amore? perchè forse questo amore non mi rende felice?
- secondo me questo amore ti ha reso felice, ma amare significa esserci e resistere contro i temporali, contro gli uragani, contro le scosse.. amare non è solo essere felici, amare è anche condividere il dolore e l'infelicità.
noi Sophie abbiamo posto dei limiti al nostro amore, ce li siamo autoimposti. o siamo felici o se non lo siamo allora non ci amiamo ed è il caso di andarsene.. per questo sei partita per Parigi.. l'ho capito solo ora, non perchè non mi amavi, ma perchè amavi troppo l'idea di noi due solo e per sempre felici,  per ammettere di non essere soddisfatta della tua vita e di voler condividere quel brutto momento con me. dobbiamo imparare a Condividere.
- mi sembra un pò assurdo.. insomma sono passati quasi due anni, anzi tre da quando ci siamo conosciuti,e alla fine va a finire che non ci conosciamo davvero? o che la nostra relazione non è completa?
- le relazioni non sono mai complete, se lo fossero sarebbero una vera noia.
Sophie sorrise, aveva capito quello che le volevo dire, e io stranamente avevo capito cosa le stava passando per la testa.. aveva una fottuta paura di amare.
Così mi sono alzato in piedi, mi sono inginocchiato davanti a lei, come si vede spesso nei film americani, quando l'uomo chiede alla sua donna di sposarlo.. ma io le ho chiesto altro.. non le ho chiesto di sposarmi, c'era una cosa più importante e più urgente da chiederle.
- Sophie, vuoi vivere accanto a me la tua vita? ti prometto che ti lascerò vivere la tua esattamente come io vivrò la mia.. ma che dici se queste vite invece di essere parallele come sono state finora, si incontrassero? Non ti prometto mari o monti, non ti prometto la luna, ti prometto solo di amarti, sia nei giorni felici che nei giorni tristi in cui vorrai partire e scappare da tutto.
Lei è scoppiata a ridere Marco!!! però era contenta, era quello di cui aveva bisogno, sentirsi rassicurare da me.. subito dopo abbiamo fatto l'amore, non ci siamo presi neanche la briga di togliere la valigia dal letto, era troppo tempo che non sentivo l'odore della sua pelle, che non l'accarezzavo come volevo, che non la guardavo negli occhi.


John.

8 apr 2011

Cap. 25 - What?

Cara Anna,

E' molto tempo che non ti scrivo... l'altro giorno John è venuto a casa dei miei, dopo che avevamo litigato ancora una volta dopo che avevo fatto la valigia stanca della situazione stanca davvero di tutto.. mi ero completamente abbattuta.. ero stufa di correre a spada tratta verso i mulini a vento di quella che ormai mi sembrava una menzogna.. così  l'unica cosa da fare era prendere le mie cose e andarmene..

dicevo appunto..John si è presentato a casa dei miei,io  mi sono fatta negare.. ma lui immaginando che c'ero mi ha lasciato una lettera.. o meglio un foglio abbastanza esaustivo con scritto: Avevi ragione, Marika mi stava prendendo in giro per riavermi con lei, non era incinta.. Torna!.

appena letto il biglietto mi sono resa conto che volevo fare una sola cosa, che solo una cosa mi era possibile in quel momento, ero invasa dal calore della rabbia, dal fuoco dell'odio.. ho preso la macchina, come un robot rispettando i segnali, le precedenze andando diretta senza pensare molto alla strada che stavo facendo..guidata solo dalla voglia di farmi giustizia.
ho parcheggiato la macchina, ho suonato  il campanello di casa..e  Lei ha aperto la porta.. ci siamo fissate per un secondo e mi ha detto:
- Ti aspettavo.
sono entrata, l'ho spinta con la schiena verso il muro, ero a pochi centimetri dal suo viso, avevo una voglia matta di riempirla di schiaffi..
- se non ti ammazzo brutta stronza è perchè mi sporcherei il giaccone oltre che la coscienza.
l'ho bloccata con le braccia : ci hai rovinato la vita, come hai potuto?
- Me lo hai portato via, ti ho solo restituito il favore, com'è Sophie? com'è la sensazione che si prova? ti senti un nodo allo stomaco e la rabbia ti sale fino al cervello vero?
e rideva.. con la sua faccia per bene mi derideva..non potevo fare a meno di tirarle uno schiaffo.
- Che cazzo fai?
mi ha spinto per terra, quell'esile ragazza, corretta e gentile che avevo incontrato al ristorante se ne era andata, in quel momento sembravamo entrambe due lottatori di sumo più che due donne mature e delicate.
l'ho presa per i capelli, lei si è lasciata trascinare, e  la situazione si era completamente capovolta, lei era sotto di me, l'ho bloccata e le ho detto..
- Potevi uscire da questa storia candida e pura e invece.. ne sei uscita come un verme, che è quello che sei.
- almeno hai capito cosa si prova quando qualcuno che ami ti viene strappato via!
- non ce n'era bisogno, me lo avevi già portato via una volta! potevi incantare lui ma non me!
- però te ne sei andata.
- Marika non provocarmi davvero.. non ti conviene!
e mi sono  alzata.. mi sono alzata perchè avrei potuto perdere il controllo e non volevo, basta così, questa storia è andata avanti anche troppo.
- Sai che c'è? che tu non meriti neanche il mio odio, ci hai fatto del male sia a me che a John e credimi questo non è amore.. questo è egoismo, neanche io sarei stata capace di tanto... ci hai manipolato.. ma questo lo sai.. hai studiato tutto nei particolari.. ma ora basta così.. ti conviene cambiare posto, andartene, te lo consiglio, non voglio più vedere questa tua faccia da poco di buono sulla mia strada.. perchè credimi, stavolta non mi sposterei.
Raccolsi la borsa, me ne andai sbattendo la porta.
 Essere presa in giro mi manda sui nervi, non lo sopporto.. è un insulto alla mia intelligenza, e camminando verso la mia auto sorridevo.. stranamente sorridevo, era un sorriso di compiacimento.. avevo vinto.

Sophie

Cap. 24 - Mostri

Caro Marco,

Che cretino sono stato.. Sophie ha ragione io non ho carattere.. dormo, dormo continuamente, ma per quale accidente di motivo mi lascio incantare dalle donne?

L'altro giorno ho litigato ancora con Sophie, ma stavolta di brutto, ha fatto la valigia, capisci? si è arrabbiata e ha inziato in preda ad un raptus di follia, di pura follia a fare la valigia, in maniera del  tutto sconnessa tra l'altro.. metteva dentro le cose che trovava li al momento...
- Smettila! non puoi scappare solo perchè litighiamo-
- non scappo, me ne stra frego!!!! ti devi svegliare! non lo vedi che ti sta prendendo in giro? non lo vedi Cazzo?!
- Non mi sta prendendo in giro, che dovrei fare?
- sono stufa! non mi chiedere cosa devi fare, sei grande e vaccinato decidi da solo che cazzo devi fare.. io me ne vado!-
- Sophie fermati! non è così che si risolvono i problemi!-
- Sai che c'è? che non è un mio problema! è un tuo problema! Tuo e solo Tuo!
- Sophie se te ne vai non torni più!
Si è fermata mi ha guardato per un attimo, gli occhi pieni di rabbia e di lacrime, il dito puntato verso di me..
- Già.. se me ne vado non torno più.
- non te ne andare allora..
- Fanculo.

E se n'era andata...
se ne era andata..
andata.

Il pomeriggio Marika mi ha chiamato per andare da lei, sono andato, visto che avevo perso l'amore della mia vita per questa storia, tanto valeva che mi rendessi quanto meno utile..
entrato in casa di Marika, ha notato subito la mia faccia..
- Che è successo?
- Sophie se n'è andata..
- Oddio davvero? per colpa mia?
- Si, cioè no.. per colpa mia.. per come sto gestendo questa storia..
- John mi dispiace.. dai siediti ti porto qualcosa da bere.. sei sconvolto!
- ok grazie.
mi siedo sul divano lei arriva con una birra, si siede accanto a me, mi fa una carezza e mi dice:
- dai racconta che è successo.. sfogati..-
- Lei.. non c'è molto da dire.. se n'è andata -
- Tesoro.. non è colpa tua.. è lei che non ha pazienza..insomma lo sai no.. per lei conta solo se stessa, e se le cose non vanno come vuole si stanca delle situazioni e se ne va.. lo ha già fatto in passato ricordi?-
- Non si tratta di questo.. le ho chiesto troppo, chiunque lo avrebbe fatto -
- Non ti voglio vedere così.. -
alzo lo sguardo con la sua mano appoggiata sulla guancia, lei mi guarda, continua ad accarezzarmi e poi.. si avvicina sempre di più e mi bacia.. io con gli occhi ancora bagnati dalle lacrime, torno lucido e la allontano..
- Mari che fai?
- Io.. niente...-
- Tu.. mi hai baciato.. perchè?
- perchè mi sentivo di farlo..
- Ma io ti ho lasciato, ti ho fatto soffrire..
- Si ma è passato.. l'ho dimenticato..
scatto in piedi.. e nella mia testa iniziano a susseguirsi pensieri e ricordi confusi... che ad un tratto sono chiari..
- non ci posso credere...-
- a cosa non puoi credere?-
- Dal ginecologo.. per l'ecografia.. sei al terzo mese.. di che sesso è il bambino?-
- Io... beh è maschio-
- Tu non mi hai fatto entrare.. perchè non mi hai fatto entrare?
- Perchè era imbarazzante..
- un'ecografia? imbarazzante? e.. che ci fa quella bottiglia di birra iniziata sul tavolo?
- un'amica è passata..-
- Mi hai mentito! tu mi hai mentito... non sei incinta!
- ecco diciamo che forse.. non lo sono proprio..-
- non lo sei proprio????????????!!!!!!!!!!!! -
- non urlare ti prego..-
- Certo che urlo_! mi hai rovinato la vita! - non ci posso credere.. la dolce Marika, la cortese Marika.. la buona Marika... mi ha preso per i fondelli per tutto questo tempo..cattiveria allo stato puro.
- Io l'ho fatto solo perchè ti amo, per farti capire che sono io quella giusta!
- Tu sei pazza! come hai potuto seminare dolore in questa maniera? per giorni e mesi mi sono rimproverato e sono stato male pensando a te e a Sophie, al fatto che soffrivate per causa mia.. invece tu.. ci hai manipolato tutti...tu sei una strega!-
_ No! non ti permettere! ma non vedi come se n'è andata? non vedi che basta poco per farla scappare?
- Poco? lo chiami poco? Ti odio! non voglio più vederti!
- ti prego aspetta!!! Johnnnnnnnn!

sono uscito di corsa di casa.. non potevo crederci.. le persone sono capaci di trasformarsi in mostri, in macchine da guerra per amore.


John.

Cap. 23 - Il Silenzio

Cara Anna,

probabilmente non ho pazienza, probabilmente predico bene e razzolo male... ma questa situazione mi sta davvero dando sui nervi... e il mio essere sta uscendo davvero fuori... l'altro giorno Marika ha chiamato John, ma stavolta ho risposto io:

- Pronto.
- Pronto.. John?
- No, John è sotto la doccia sono Sophie, dimmi
- Volevo parlare con lui..
- Quello che devi dire a lui lo puoi dire a me...avanti dimmi.. di cosa hai bisogno?
- Io... ho la visita dal ginecologo, gli volevo dire se poteva accompagnarmi...
- Ti accompagno io.. quand'è?
- No! non voglio te.. non è tuo figlio-
- Si, non è mio figlio ma è il mio uomo -

John che nel frattempo aveva intuito qualcosa uscito dalla doccia si è precipitato verso di me e mi ha strappato il telefono di mano.
- Pronto Mari, dimmi.-
- Volevo dirti che la visita è alle 16, passi di qua? -
- Si va bene, a dopo.-
chiusa la chiamata io stavo già andando verso la nostra camera per chiudermi dentro, non volevo sentire nulla, non voglio più sentire nulla.

- Sophie apri la porta! Non puoi fare così ti prego..-

In silenzio.. un dolore straziante che partiva dal petto, il dolore di quando senti che le cose si stanno rovinando piano piano.. che qualcuno sta cercando di invadere il tuo spazio vitale, che qualcuno sta cercando di sostituirsi a te nella tua vita, nella mia vita, vita di cui mi sono sempre promessa di essere la protagonista... sono scappata in bagno e ho vomitato.. questa situazione mi stava davvero schifando.. Marika si stava approfittando dei sensi di colpa di John, si stava approfittando troppo della situazione..e lui come sempre non si stava rendendo conto... gli ho sempre rimproverato di essere troppo buono.. e questa ne è la dimostrazione. Le cose mi stavano sfuggendo di mano e io non sopporto quando perdo il controllo degli eventi.

- Sophie, almeno apri devo vestirmi..-
- Eh vestiti! - e ho aperto la porta della camera, ma nello stesso frangente... ho preso il giubbino e me ne sono uscita di casa ancora prima che potesse fiatare.

Sono andata al parco.. mi sono seduta sulla mia panchina, la panchina che dà sul mare.. e ho iniziato a pensare in assoluta serenità.. a quando ero bambina, alla mia famiglia.. mio padre e mia madre si erano lasciati perchè lui aveva un'altra donna.. ricordo ancora i pianti di mia madre.. ho sempre pensato che io non avrei mai permesso a nessuno di trattarmi così, che io non sarei stata come lei, ignara di quello che mi accadeva intorno per svegliarmi poi una bella mattina e accorgermi che tutto quello in cui credevo se l'era portato via un'altra.
E invece come accade spesso.. sono qui a ripercorro gli stessi sbagli..
 come siamo bravi a giudicare le azioni dei nostri genitori, a giudicare.. punto.
Poi cresci e ti rendi conto che vorresti quanto meno avere il 50 % del coraggio che i tuoi hanno avuto nel crescere una figlia e nell'affrontare tutte le difficoltà.
Vorrei essere più forte in questo momento.. e invece non faccio altro che abbandonarmi agli eventi e al silenzio che ormai regna nella mia casa, nella nostra casa.. io e John non parliamo da almeno 5 gg.. non per rabbia.. ma semplicemente perchè non sappiamo che dire.. abbiamo finito le parole, io ho finito le lacrime.

7 apr 2011

Cap. 22 - La notte non cancella le colpe

Caro Marco,

Sono confuso.. penserai: strano! e avresti ragione.. mi rendo conto di essere un uomo che spesso si lascia trascinare dalle cose che gli accadono all'esterno.. ma non sono confuso per chissà cosa, ma per il comportamento di Marika in questi ultimi giorni.. prima  mi dice che non avrebbe voluto dirmi che era incinta, mi dice che comunque lei si terrà il bambino qualsiasi decisione io prenda.. volendomi palesemente solo informare del fatto e non pretendendo chissà cosa... poi invece mi chiama pressapoco tutti i giorni, almeno 4 volte al giorno, dicendomi che forse è il caso che passo da lei per parlare del bambino, di come la nostra vita cambierà, o semplicemente perchè ha una crisi di pianto per via degli ormoni e della paura di essere sola  e io non so come comportarmi soprattutto dopo la sfuriata di Sophie dell'altro giorno...
Dopo l'ennesima chiamata urgente di Marika, in cui mi invitava ad andare da lei immediatamente, prima che uscissi di casa.. Sophie ha iniziato ad urlare e ad arrabbiarsi :
 - mi sembra che questa situazione sia alquanto strana! insomma chiama sempre! ha sempre un emergenza diversa! prima dice che non gli interessa la tua presenza in  questa storia  però poi ti chiama e ti cerca di continuo, e per cosa poi? non mi pare abbia una visita o quant'altro quindi visto che la vita di noi due, fra qualche mese sarà totalmente sconvolta, non capisco perchè non ci faccia vivere tranquilli la nostra storia adesso!
- Sophie, si sente sola e impaurita cosa vuoi che faccia?
- Che le dici che noi le stiamo vicini, ma che ci deve far vivere la nostra storia! accidenti!
- non esser egoista Sophie..
- Egoista? è tanto pretendere un pò di felicità nella vita? da quando ci siamo messi insieme non abbiamo avuto il tempo per costruire le cose diversamente, come volevamo.. ok, ci sono imprevisti nella vita, ma lei non mi sta dando la possibilità di affrontarli con te, di accettare questa situazione con te!
- Senti amore.. capisco che sei sconvolta.. ne riparliamo quando torno a casa va bene?- mi sono avvicinato per darle un bacio, non sopporto vederla soffrire e vederla con gli occhi tristi...
- Va bene.. passa una bella serata - e se n'è andata in camera con quell'inconfondibile broncio, il broncio di una bambina a cui è appena stato negato qualcosa.. lo accetta a malincuore.. ci prova.

arrivato a casa di Marika, il tempo di suonare il campanello e lei apre  il portone e mi salta addosso abbracciandomi:
- Ciao!!!!!!!!! speravo tanto che venissi!
- Si.. allora qual'è l'urgenza?
- Niente di che.. Sai non mi sento molto in forma stasera e non volevo rimanere sola.. entra!
sono entrato ma qualcosa mi sfuggiva.. - e tutto questo entusiasmo? -
- oh.. beh sono gli ormoni non ci fare caso!!! ho ordinato una pizza per cena a te va bene?
- si la pizza va benissimo..-
- intanto possiamo iniziare a bere birra e vedere la tv che dici? mentre aspettiamo che arriva la pizza! -
- Bere birra? sei incinta o sbaglio?
- si si.. hai ragione scusa, è stata una stupida dimenticanza!! è che sai tu qui.. era una nostra routine vedere un film e berci una  birra-

- si ma lo era.. ora sei incinta al massimo puoi bere acqua minerale mentre io bevo birra -
- si hai ragione ahahah-
Ci sediamo sul divano e lei assume una posizione che assumeva sempre quando vedevamo il film e bevevamo birra, distesa su un fianco appoggiata alla mia spalla.. mi rendo conto che se Sophie vedesse questa scena probabilmente andrebbe su tutte le furie.. ma mi sento in colpa per quello che ho fatto a Marika così rimango in silenzio a vedere il film con lei attaccata alla mia spalla, infondo cosa c'è di male?

Tornato a casa, era tardi e la mia dolce e arrabbiata Sophie stava già dormendo, nel suo lato del letto, di fianco a lei una scatola di fazzoletti ripiegati e palesemente utilizzati.. aveva pianto.. aveva pianto per l'ennesima sera che avevo tolto a lei per stare con Marika.
Come si cancella il senso di colpa? credimi Marco.. mi sto sentendo in colpa sia per Marika che per Sophie, non so come comportarmi.. sembra che qualsiasi cosa io faccia qualcuno inevitabilmente soffre...mi chiedo:  può un uomo solo, nonostante le sue migliori intenzioni, provocare tutto questo casino?

                                                                Buonanotte. John.

Cap. 21 - Stupidità o paura?

Cara Anna.

Ieri John mi ha detto che Marika è incinta.. sono rimasta a dir poco sconvolta.. quando le cose sembrano andare come volevi, all'improvviso tutto cambia.. la vita ti sorprende sempre e comunque.

Sono andata da Marika.. considerando che il mio rapporto con John non sarà più un rapporti fra due persone ma una sorta di menage a Trois tanto vale che inizi ad abituarmi alla situazione... sono arrivata a casa sua e ovviamente era tutto molto strano e imbarazzante:
- Ciao, john mi ha detto della novità... come stai?
- Beh diciamo perplessa...entra ti offro qualcosa..
- ok va bene..-
mi sono seduta e mi guardavo intorno... non sapevo esattamente cosa dire.. di solito si fanno i complimenti o le congratulazioni giusto? io non sapevo proprio che dirle, la situazione è alquanto particolare.
- allora a che mese stai? -
- Sono incinta da un mese e mezzo -
- Capito... nausee?
- Si, la mattina specialmente diciamo che i risvegli non sono dei migliori -
gli argomenti si erano conclusi.. fondamentalmente che sono venuta a fare? è tutto così assurdo...
- Sai.. è imbarazzante ecco... io qui a parlare con te.. forse non sarei dovuta venire...-
- No hai fatto bene.. tanto nei prossimi anni io sarò una presenza fissa nella tua vita giusto?
- beh io non la metterei in questi termini ma a quanto pare si...
- Già.. John come l'ha presa?
- Beh probabilmente subito è rimasto un pò stupito però John è molto forte, l'ho visto molto deciso ad occuparsene..-
- si infatti.. sono contenta... così non mi sentirò  una mamma sola.-

Sono rimasta poco tempo.. mi sentivo arrabbiata, stupida.. una sciocca ragazza che ingenuamente credeva che le cose andavano come fottutamente le voleva lei.

1 apr 2011

Cap.20 - You've be the one for me...

Caro Marco,

l'altro giorno Marika mi ha dato una notizia che mi ha letteralmente sconvolto l'esistenza... mi ha comunicato di essere incinta.. il mondo mi si è capovolto addosso.. ora che le cose stavano andando come volevo.. ora che con Sophie le cose stavano iniziando ad andare a gonfie vele.. la vita come sempre ti sorprende con qualcosa di inaspettato.. ho abbassato la guardia.. ho creduto che finalmente potevo essere tranquillo, felice... che finalmente le cose andassero per il verso giusto.. e appena ci ho creduto un tantino di più eccomi qua.. dovresti vedermi.. sembro un cane bastonato.. e mi sento in colpa.. terribilmente in colpa per quella creatura.. quando nascerà avrà una madre e un padre che non si amano e che non stanno insieme.. avrà un uomo come me come padre... non mi chiedo neanche se sono pronto.. ovviamente non lo sono, e non so se lo sarei mai stato.. ma non posso tirarmi indietro.

Tu conosci la mia storia.. sai quanto per anni io abbia cercato di conoscere mio padre.. l'ho rincorso per continenti, lungo terre sconosciute e mari ogni volta diversi... ma lui, non ne ha mai voluto sapere di me.. sono cresciuto solo, con mia madre che era più figlia che altro... non riserverò lo stesso destino a mio figlio.. voglio esserci, non voglio che un giorno pensi piangendo che lui è figlio di nessuno; non c'è niente di più orribile del non sentirsi amato da qualcuno che ti ha concepito.
Mentre ti scrivo sto piangendo, un piccolo uomo in mano al destino che piange disperato.. per qualcosa che ha paura di affrontare e di non saper gestire, chi ha detto che un uomo non debba piangere mai? perchè se questo è vero allora forse non sono un uomo.. sono ancora un ragazzino impaurito.

l'altro giorno ne ho parlato a Sophie, ripensandoci ora credo di aver davvero finto molto bene la mia tranquillità.. le ho comunicato tutto con serenità, lei si è messa a piangere, io non potevo fare lo stesso di certo.

Non è giusto... io piango, lei piange, Marika piange.. ma non dovrebbe essere una bella notizia infondo? che branco di ipocriti siamo.


John.

Cap.19 - l'inaspettato

Caro John,

nonostante non avrei più voluto aver a che fare con te e con quella pazza di Sophie, purtroppo l'etica che è dentro di me mi costringe ancora una volta a mettere da parte le mie sensazioni per correttezza.

Sophie ti avrà sicuramente detto del nostro incontro, sai ho apprezzato davvero.. ma non ti sto scrivendo per questo.. non ti scrivo per parlare ancora di quella storia che per me ora è chiusa da un pò.. ma ti scrivo perchè ormai abbiamo preso il via così.. e perchè ho una notizia da darti.. non credo che sarà bella almeno per te.. ma non so sinceramente in che altro modo dirlo... non so sinceramente se esista un modo corretto per dire certe cose... l'importante secondo me è dirle senza tanti giri di parole...

Ho due settimane di ritardo, ho fatto il test di gravidanza, a dire il vero più di uno.. e sono incinta, il bambino è tuo.

Mi dispiace turbarti con questa cosa, credimi nessun'altra più di me avrebbe voluto chiudere tutto definitivamente con te.. e invece eccomi qui, sola e piena di dubbi.. ciò che è certo è che qualsiasi cosa tu deciderai di fare.. io questo figlio lo voglio e lo terrò.

Marika.

Cap. 18 - Infiniti noi..

Cara Sophie,

ho letto la tua lettera, sono rimasto a bocca aperta, non volevo credere a tutto ciò che avevi scritto... sono contento perchè vedo che credi davvero in noi.. ci credi come ci credo io..

 è vero hai un sacco di difetti.. eppure ho provato a non pensarti ad odiarti o a  dimenticarti... ma più cercavo di scacciarti dalla mia mente  e più la tua immagine era nitida davanti ai miei occhi.. eri sempre tu, sempre la stessa magnifica donna che sei. So che per stare insieme abbiamo dovuto mettere un oceano fra noi, mettere persone fra noi.. ci siamo fatti del male, e  probabilmente continueremo ancora a farcene, perchè quando si ama inevitabilmente si soffre, io non credo agli amori perfetti, alle persone perfette.. ma credo nelle persone imperfette che cercano di migliorare, che cercano di trovare un punto d'incontro.. quando te ne sei andata a Parigi mi sentivo come se tu stessi andando per la tua strada e io.. io ero quello che ti correva dietro.. che correva dietro al tuo treno pregandoti di restare...
 so che non l'ho fatto.. so di non averti pregata.. non avrei mai voluto bloccarti e scegliere me... e forse ho fatto bene perchè tu sei tornata sei tornata da me.

...Ovunque io sarò non smetteremo mai, se questo è amore, è amore infinito.

Ti amo, mia piccola e maldestra Sophie... ci vediamo più tardi.


Tuo John.

p.s. la frase finale è dalla canzone infinito di Raf pubblicata e dedicata alla storia fra john e Sophie, da "romantico gesto", la storia però non è ancora finita ;)